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Cagliari, Carli: «Zenga? Se fa bene è confermato. Sulle scadenze…»
Marcello Carli, direttore sportivo del Cagliari, ha parlato del prossimo calciomercato e della situazione in casa rossoblu
Ospite de Il calciomercato che verrà su Sky Sport, il direttore sportivo del Cagliari Marcello Carli ha parlato delle prospettive in vista della ripresa, del calciomercato e dei nodi in casa rossoblu: «Il mercato negli ultimi due o tre anni era cresciuto a livello esponenziale a livello di costi. Faccio sempre l’esempio dell’Atalanta: quando riuscirono a vendere al Milan per 5-6 milioni sembrò una operazione straordinaria, ora li vendi a 20-30. Questo blocco improvviso dovuto al Covid-19 fa capire le difficoltà che avremo: avrà potere chi non dovrà vendere per forza».
NAINGGOLAN – «Le cifre che gireranno? Il problema è per quei giocatori che si attestano su valori di circa 10 milioni: per loro sarà difficile ottenere quelle cifre. Noi abbiamo sbagliato in passato: tra giocatori e procuratori siamo andati troppo oltre, va ridimensionata la gestione economica. Nainggolan? Il discorso va fuori da tutti gli schemi, era una vetrina per valorizzare tutto il resto: i soldi investiti per lui avremmo dovuto recuperarli dalla crescita degli altri elementi di valore. Comunque l’Inter è proprietaria del cartellino, parlarne ora non ha senso».
PROBLEMA SCANDENZE – «Secondo me su questo argomento siamo stati un po’ troppo leggeri: se giochi sfori oltre giugno, non ho ancora parlato con nessuna ma servirà una legge che regola tutti i calciatori. Non è possibile andare a parlare singolarmente con ognuno, la problematica va affrontata, ma credo che alla fine diventerà una questione personale, in questo senso ho grande fiducia nei ragazzi».
ALLENATORE – «Il discorso con Zenga è particolare: abbiamo cambiato tecnico e per noi è stata una situazione difficile, anche per via dei rapporti che avevamo con Maran. Però Zenga sinora non ha potuto fare nemmeno una partita. Se farà bene in queste 13 partite il problema dell’allenatore non ci sarà. Ha grande voglia ed entusiamo, sa che ha di fronte una grande opportunità».
SINERGIA CON L’OLBIA – Il discorso è molto semplice: è n progetto partito qualche anno fa. Sento spesso che bisogna fare l’Atalanta, l’Udinese ecc. Non è così: ogni squadra ha una sua caratteristica: il Cagliari rappresenta davvero una regione ed avere una squadra a nord dell’isola dà la possibilità di crescere. Quest’anno lo dimostra il cammino della primavera, seconda dopo l’Atalanta: per noi è una cosa incredibile.
CALCIOMERCATO – «Il mercato è meglio farlo quando le squadre non giocano. Credo che la soluzione sia fare il mercato in estate e poi riaprire a novembre: quando si faceva così si poteva trovare le soluzioni ad eventuali errori estivi. Spero ci sia un mercato di massimo un mese, in modo da non trattare mentre si gioca, anche se non so se sia fattibile. Il prossimo calciomercato sarà sicuramente una cosa nuova, andrà affrontato al massimo. Non dobbiamo perdere l’emozione del calcio e l’affetto della gente, serve positività».
FUTURO – «Noi andiamo a fare 13 gare con un’incognita enorme. I giocatori sono stati tanto tempo fermi, dovranno giocare ogni tre giorni. Ho una visione molto corta: cercare di dare il massimo giornalmente. Non riesco a pensare come sarà a lungo termine, può succedere di tutto: sarà un nuovo campionato. Se si torna a giocare si dovrà lanciare un messaggio, dando il massimo. Abbiamo avuto da parte dei ragazzi e dei dirigenti una partecipazione straordinaria, che ha consentito agli altri dipendenti del club di ottenere la cassa integrazione».
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