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Il nuovo ds Carta: «Stimolante lavorare con Di Francesco: vogliamo alzare il livello»

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In giornata, oltre a Di Francesco, si è presentato anche il nuovo ds del Cagliari: le parole di Pierluigi Carta

Il salto dal settore giovanile alla prima squadra è arrivato di sorpresa ma Pierluigi Carta non si è fatto trovare impreparato. Il nuovo ds rossoblu ha parlato nella conferenza stampa congiunta del nuovo progetto in cantiere: «Ringrazio il presidente per la grande opportunità. È la mia città, per me è qualcosa di speciale. Spetterà a me e ai miei collaboratori ripagare la fiducia. Carli ha rappresentato tanto per tutti anche sul piano umano. Serviranno degli innesti mirati per dare a Di Francesco gli strumenti giusti, ma è presto per fare nomi. Non ho mai vissuto con la smania di questo posto, ma mi ha fatto enorme piacere la proposta: è il sogno di una vita. Penso sia una nomina ponderata, il fatto che si sia scelto un tecnico come Di Francesco mi dà l’input per crescere ancora, vogliamo alzare il livello. Tutto ciò si può fare solo con l’organizzazione e con persone competenti: penso di avere tanti validi collaboratori: da Conti a Cossu, passando per Colombo ed Erriu. Sappiamo che il settore giovanile è importante, dobbiamo attingere da lì ed il mister mi ha mostrato disponibilità. Fare esordire i giovani a fine torneo è più semplice, puntiamo a farlo anche a gennaio. I quattro Primavera che hanno esordito recentemente non sono una casualità: hanno giocato bene e gli esordi hanno gratificato il lavoro degli ultimi due anni. Ci tengo ad evidenziare il lavoro di Conti, Canzi, Agostini e tutti gli altri membri degli staff. E’ molto importante avere un’area tecnica allargata per poter sfruttare al meglio le potenzialità del settore giovanile: il mister della prima squadra deve conoscere gli elementi dell’Under 16, per esempio. I giovani che hanno esordito in A? Ci stiamo ragionando, ne parleremo col mister. Non è da scartare che qualcuno possa partire con la prima squadra per capire se sono funzionali al gioco del mister. Il prestito deve essere funzionale, devono essere valorizzati. Noi siamo unici, rappresentiamo un’isola: abbiamo il dovere morale di lavorare sul territorio. Per il progetto si tratta anche i trovare calciatori funzionali e futuribili, senza per forza fare spese eccessive. Penso che il mister sia uno specialista nel valorizzare i calciatori, pensiamo a Berardi o Zaniolo».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Sergio Cadeddu

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