Cellino si racconta a Leeds: «Con me non vi annoierete» - Cagliari News 24
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2014

Cellino si racconta a Leeds: «Con me non vi annoierete»

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Massimo Cellino ha raccontato le sue sensazioni ora che è divenuto proprietario del Leeds, e parlando con James Riach del Guardian ha toccato tanti argomenti, dai progetti futuri al famoso paragone Ferrari/500. Nella lunga intervista l’imprenditore di Sanluri si presenta al pubblico inglese dando un primo assaggio del personaggio Cellino che il calcio italiano conosce ormai molto bene.

Cellino si siede al timone della sua nuova squadra e non si fa spaventare dalle attuali difficoltà: «Non siamo malati, non siamo in ospedale e possiamo sopravvivere. Possiamo guarire è solo un raffreddore. Ora sono l’autista del bus. Adesso il bus è nostro e dobbiamo farlo correre. L’altro (precedente) autista non è un mio problema – può sedere su una panchina, può andarsene a pescare».

NON NUMERI MA ANIMA – L’aspetto umano del calcio è al centro del pensiero di Cellino: «Sono così devastato da tutte queste questioni legali – parlo di azionisti, consigli, consorzi, GFH. Non ho voglia di pensare alla GFH, non perché siano cattive persone ma perché per me significa problemi. Non li conosco, ma non hanno fatto un buon lavoro col Leeds perché non sapevano cosa stessero facendo. Chi perde soldi con i club di calcio non lo fa di proposito. Ma loro non sanno che quando prendi una squadra prendi i tifosi, acquisisci emozioni – loro non sono solo numeri, non puoi gestire un club solo coi numeri. Stai ferendo delle persone, ho visto gente piangere e deprimersi profondamente in seguito a partite di calcio – ragazzi, madri. Non puoi trattare una squadra come un valore patrimoniale».

INSOLITO – Il neopresidente sa di non essere il classico tipo del dirigente: «Io sono un proprietario insolito. Controllo tutto: l’erba, la mensa. Voglio sapere cosa (i giocatori) mangiano e bevono, dove vanno quando escono la sera, voglio sapere tutto sui calciatori e i dipendenti. Se hanno bisogno di qualcosa, se gli occorre aiuto, io devo esserci».

DOLLARI – Ora che ha il Leeds, Cellino dichiara di dover vendere il Cagliari perché non ha la disponibilità economica illimitata di altri milionari del calcio. Il pensiero va ad Abramovich: «Sono un po’ geloso di lui perché qualche volta vorrei sapere cosa si prova a spargere denaro ovunque. Ho provato con un paio di dollari, ma non di più. L’ho fatto una volta che avevo bevuto un po’ e mi sono sentito in imbarazzo. Erano solo 20 dollari, figuriamoci se fossero stati di più».

IMBUCATO – «Sono italiano. Non voglio portare qui le mie regole e mancare di rispetto alla gente inglese. Mi sento come se fossi stato invitato a una festa… beh, pensavo di essere stato invitato ma poi ho scoperto che non era così».

ELLAND ROAD – Uno degli obiettivi di Cellino, non da oggi, è occuparsi dello stadio: «Voglio i tifosi vicini al club. Leeds ha un importante e bellissimo stadio, il Leeds lo ricomprerà presto. Se mi avessero lasciato arrivare all’inizio, probabilmente al termine di questa stagione avremmo giocato i playoff. Saremmo potuti arrivare fra le prime sei, ma non me l’hanno lasciato fare. Grazie a Dio la squadra è ancora in Championship».

MCDERMOTT – Il primo sbarco di Cellino a Leeds fu caotico, con l’esonero (poi rientrato) dell’allenatore Brian McDermott e la conseguente contestazione dei tifosi: «Ancora adesso, se mi chiedete cosa sia successo quella notte non so rispondere. Non capisco. E’ stata una cosa davvero brutta. Mi piace Brian, voglio dargli la possibilità di dimostrare se sia valido. L’avete guardato durante una partita? Avete visto cosa fa con l’acqua? La beve ogni dieci secondi e la butta per terra, 420 volte a partita. Bang, la sputa via. Scherzo con lui quando ci vediamo: ‘Eccoti una bottiglia d’acqua per la prossima partita’».

LA TELEFONATA – Il presidente torna sulla telefonata “rubata” che ha fatto tanto rumore giorni fa: «Abbiamo le cose più importanti, lo stadio e i tifosi. Questo è ciò che ho detto a quel tifoso che mi ha telefonato quando ero un po’ ubriaco e depresso, la mia squadra aveva appena perso due partite di fila. Cercavo di spiegargli cosa stava succedendo e lui ha pubblicato tutto su internet, è stato un brutto gesto ed è stato imbarazzante. Ma poi ho pensato che in fondo non è così sbagliato, quello ero proprio io».

FERRARI E 500 – C’è spazio anche per un paragone che ha scatenato l’ira dei tifosi cagliaritani, quello fra la fuoriserie e l’utilitaria: «(Il Leeds) ha il potenziale, come una Ferrari. Si sono molto arrabbiati in Sardegna perché ho detto che avevo una bellissima 500, grandi ruote e tutto il resto. Il Leeds è potenzialmente una Ferrari, adesso è una 500. Voglio portarlo dall’autostrada per l’Inferno alla scala per il Paradiso (Cellino gioca coi titoli di due classici del rock, Highway To Hell degli Ac/Dc e Stairway To Heaven dei Led Zeppelin, ndr). Con me non vi annoierete».

 

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