2014

Colombia da record, la ricetta di Ibarbo: «Abbiamo fame e sogni»

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Dopo aver “vendicato” l’Italia, che comunque ci ha messo del suo per farsi eliminare nello scontro con l’Uruguay, la Colombia pensa ai quarti di finale e può sognare ancora. Il 4 luglio i Cafeteros incontreranno i favoriti e padroni di casa del Brasile, ma si preannuncia un quarto di finale tutt’altro che scontato.

Fin qui la squadra allenata da Pekerman ha dimostrato organizzazione di gioco e individualità eccellenti, davanti si troverà una Seleçao che ha rischiato grosso contro lo splendido Cile di Sampaoli. Le due formazioni arrivano al prossimo gradino della scalata con inerzie diverse, è evidente la differenza di attitudine fra una Colombia che vince divertendosi ed un Brasile che soffre e fa sudare freddo il pubblico sugli spalti. Le due parabole opposte si bilanciano con il blasone, con la storia di una nazione che vanta cinque titoli mondiali contro una che si trova proprio ora nella posizione più alta mai raggiunta in una Coppa del Mondo.

I giocatori della Colombia sanno di non doversi lasciare frenare dalla tensione per un confronto tanto prestigioso né tantomeno dalla troppa fiducia, ne è cosciente anche l’attaccante rossoblù Victor Ibarbo. Il numero 23 del Cagliari ai microfoni di ESPN ha tratteggiato i caratteri essenziali della rappresentativa colombiana: «Stiamo dimostrando di avere fame e sogni, perciò siamo dove ci troviamo. Sappiamo che andare tanto avanti in un Mondiale non è cosa che capiti tutti i giorni, ma è per questo che lavoriamo».

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