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Como, Barella: «Ho accettato la proposta perchè ho bisogno di continuità, che emozione incontrare Riva»
Dalla categoria esordienti all’esordio in prima squadra, dieci anni con la maglia rossoblù del Cagliari. Ma per un giovane come lui è importante giocare con continuità, così si spiega la scelta del club sardo di cedere in prestito al Como il gioiellino fatto in casa. Per Nicolò Barella si tratta della prima esperienza lontano da Cagliari, utile per crescere a livello calcistico ma anche come uomo. «E’ la prima volta che mi allontano da casa, tra l’altro è stata una decisione presa veramente nel giro di due giorni. E’ arrivata la proposta del Como ed io ho detto subito sì perché ho voglia di giocare con continuità, ne ho bisogno per crescere», ha rivelato il centrocampista a La Provincia di Como. «Ho iniziato nella scuola calcio Gigi Riva, poi ho fatto dagli esordienti alla prima squadra con il Cagliari. Zola mi ha fatto esordire in Coppa Italia, Festa in Serie A. Con Zeman non ho giocato, ma è stata comunque un’esperienza importante. Matteoli? E’ stato Responsabile del Settore Giovanile per tutti i dieci anni del mio percorso». Tre i tecnici che lo hanno allenato finora, ma tutti con un idea diversa della sua posizione: «Il mio ruolo? Mi sento un centrocampista che può fare più cose. Prendere palla e ripartire. Devo migliorare nella finalizzazione – ha aggiunto il classe ’97 – quello del primo gol tra i professionisti è uno dei prossimi traguardi, ma il primo è quello di raggiungere la salvezza con il Como. Sono convinto che la squadra valga molto di più dell’ultimo posto in classifica. Lo pensavo anche prima, è la squadra che ci ha messo più in difficoltà al Sant’Elia». Chiusura su Gigi Riva, simbolo intramontabile del Cagliari: «E’ il presidente della scuola calcio in cui sono cresciuto, l’ho incontrato due volte: la prima ero troppo piccolo per capire bene chi fosse, la seconda è stata in occasione della festa della scuola calcio, a Natale. E stavolta sì, che emozione».