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Conferenza stampa Gilardino: «Cagliari squadra viva e mentalmente forte»
Conferenza stampa Gilardino: oggi vi riportiamo le parole dell’allenatore del Genoa verso la gara contro il Cagliari di Claudio Ranieri
Nella giornata odierna si è svolta presso il centro sportivo Gianluca Signorini di Pegli la conferenza stampa del tecnico Alberto Gilardino, informa TMW. Vi riportiamo le parole dell’allenatore del Genoa verso la gara del Ferraris contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Le sue parole:
CAGLIARI – «Incontriamo una squadra viva, mentalmente molto forte visti gli ultimi risultati. Una squadra fiducia che ha trovato delle certezze e delle conferme. Sicuramente ha trovato attraverso l’allenatore e il gruppo squadra una solidità che gli ha permesso a questo punto del campionato di essere coscienti delle loro qualità. Noi sappiamo dell’importanza della gara e dei sacrifici dei ragazzi che li hanno portati a farli. E’ il momento di mettere un timbro forte su questo campionato, dobbiamo fare una partita concreta e di grande agonismo».
NOVITA’ – «Penso che, chi può e chi meno, abbia interpretato il loro ruolo al meglio. Penso a Bohinen che è un grande professionista. Lo tengo in considerazione, posso capire le sue sensazioni ma mi auguro ci sia la possibilità di avere spazio da qui alla fine. Però è importante avere compattezza domani».
SINGOLI «Vitinha sta bene e si è allenato durante la settimana. Non ha i 90 minuti ma penso possa essere anche lui della partita. Se ci sarà bisogno è un giocatore con caratteristiche importanti. Messias, Malinovskyi e Bani? Sono ancora fuori. Ci auguriamo per Messias e Malinovskyi che ci possono essere situazioni positive nelle prossime settimane. E’ normale che sono stati infortuni molto lunghi. Per Bani è molto lungo, non so se lo recupereremo per la fine del campionato. Matturro sta avendo un recupero veloce, è una piacevole sorpresa. Può essere che rientri prima delle due settimane».
RANIERI – «E’ un allenatore che rispecchia il suo modo di essere e il suo modo di porsi in panchina. E’ una persona di grande spessore e questo si rispecchia nel modo in cui si approccia alla gara. La squadra percepisce questo atteggiamento e lo trasforma in campo. Ha ottenuto risultati eccellenti, ha vinto, è un allenatore di grande esperienza. Per me è un orgoglio e un motivo di grande responsabilità potermi confrontare con un allenatore del genere».
GUDMUNDSSON E RETEGUI – «E’ naturale che sono due giocatori importanti per questa squadra ma devono dimostrarlo ogni partita perché Il calcio ti chiede quello. E’ una totale richiesta nelle partite dare risposte di sacrificio e di aiuto alla squadra oltre ad essere decisivi in tante situazioni. Questo è il contributo che mi aspetto da parte loro e che hanno fatto in modo positivo. Devono continuare a tenere alta questa mentalità. Loro sono i più avanti di tutti, sono i primi difendenti e quando hanno la palla devono determinare».