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Conferenza stampa Giulini: «Il problema potrei essere io, rifletterò su questo»
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, interviene in conferenza stampa nel post partita contro l’Empoli
(Inviato in sala stampa all’Unipol Domus) – Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, interviene in conferenza stampa nel post partita contro l‘Empoli. Le sue dichiarazioni:
PRESTAZIONE – «Ci dispiace tantissimo come dispiace a tutti i tifosi, come massima carica della società sono qui ad esprimere questo sentimento triste. Dopo gli episodi incommentabili contro il Napoli abbiamo preso 4 gol, oggi ci siamo sciolti come neve al sole la nostra gente si aspetta altro. Ci dispiace tanto per la brutta prestazione odierna. Abbiamo iniziato l’anno credendo di partire meglio con quattro partite in casa quasi consecutive, invece purtroppo arriviamo da tre sconfitte che ci portano a fare delle riflessioni, sia il mister che il direttore che il gruppo devono parlarsi e calarsi nel campionato. Non vedo mele marce in questo gruppo, oggi un po di nervosismo in campo però è un gruppo sano, devono trovare la chiave al loro interno per fare un campionato in linea con le aspettative della società»
GARA E NICOLA – «Ho parlato con il mister, ci siamo parlati alla fine della partita. Gli ho detto che dopo 6 gol subiti e 0 fatti, con due sconfitte dolorose, mi sentivo di scusarmi con i tifosi a nome della società. Gli ho chiesto se preferiva che parlassi solo io ma lui ha voluto metterci la faccia, serenamente gli ho detto di andare a parlare. Gli ho detto che la squadra deve trovare la chiave giusta, gradirei che da domani la squadra andasse in ritiro e abbiamo convenuto che nei prossimi giorni ci sarà un ritiro che verrà deciso da Nicola e Bonato insieme»
ESONERO NICOLA – «Non c’è un limite di tempo, questa è l’undicesima stagione che vorrei onorare più delle precedenti visto che era il numero di Riva. In altri casi vedevo se c’erano dei problemi, per mandare via un direttore sportivo come altre volte ho fatto, se il mister avesse delle lacune ma in questo caso sono felice di lavorare con loro, ho visto l’unione tra Nicola e Bonato che stimo tantissimo. C’è affiatamento tra loro e la squadra, magari il problema sono io e non loro, mi interrogherò su questo, non vedo problemi sul lato guida tecnica e tanto meno nei giocatori, non ho mai trovato un direttore come Bonato. La struttura è solida e lavora, probabilmente la problematica sono io»
PROBLEMA – «Dopo dieci stagioni dove ho ricevuto tanto da chiunque sia passato qua, nove stagioni di A e die stagioni vincenti di B, sono stati anni in cui abbiamo sempre trovato le chiavi per venire fuori. Io la chiave in questo momento non la vedo ed è giusto che mi interroghi, magari sono io quello che sta dando meno energia, l’analisi devo farla su me stesso. Parlo di tutta la società, non vedo problematica, magari qualche valutazione sbagliata sull’organico è stata fatta dall’aerea tecnica ma fatico a capire gli errori clamorosi nella costruzione della rosa. Magari non sono più lucido come sono stato in dieci anni, devo essere aiutato a capire e in questi giorni parlerò con la società, il mister e il Direttore Bonato»
PROGETTO – «Il mio entusiamo nasce solo attraverso le prestazioni della squadra che alimenta l’orgoglio e l’autostima. Ho vissuto diversi momenti difficili e ne sono sempre venuto fuori, qui l’unico modo per uscirne è il lavoro di campo. Non ho la chiave risolutiva perché forse il problema sono io, mi farò vedere meno magari. Importante che il ritiro porti la squadra a stare più insieme, mister e direttore decideranno quanto durerà»
SQUADRA – «Fino a pochi giorni fa eravamo convinti di avere una rosa completa, con due giocatori per ogni ruolo. Questo è il messaggio che ho ricevuto dal mister e da Bonato. Per me questa rosa è dello stesso livello di altre che hanno raggiunto l’obiettivo, hanno dei valori. Nello spogliatoio vedo uomini oltre che professionisti, persone che hanno voglia di arrivare all’obiettivo. I fatti diranno se questa rosa sarà tra le tre peggiori della Serie A. Se non lo sarà il problema sono io, tutti gli acquisti gli ho avvallati io, io ho firmato i contratti»