Hanno Detto
Conferenza stampa Giulini e Truzzu: «Abbiamo firmato l’accordo con Costim. Nel 2025/2026 giocheremo nel nuovo stadio»
Il Presidente Tommaso Giulini e il Sindaco Paolo Truzzu parlano del nuovo stadio del Cagliari in conferenza stampa: le parole
(– Dal nostro inviato Emanuele Olla all’Unipol Domus) Il Presidente Tommaso Giulini e il Sindaco Paolo Truzzu parlano della nascita del nuovo stadio del Cagliari in conferenza stampa all’Unipol Domus, attuale casa rossoblù. CagliariNews24 seguirà in DIRETTA LIVE le parole riportandovele testualmente.
LE PAROLE DI TOMMASO GIULINI
Ringrazio il sindaco e Francesco Percassi, presente oggi, che sarà protagonista. Ieri abbiamo firmato un accordo con Costim di investimento, prevede che loro insieme al Cagliari Calcio costituiranno il nuovo stadio che sarà capitalizzato da entrambi. Questo veicolo costruirà lo stadio, avrà una concessione di 50 anni e poi lo stadio tornerà di proprietà del comune, l’investimento rientrerà con il canone di 2 milioni di euro per giocare, rientrerà grazie a Unipol per lo stadio nuovo, che forse si chiamerà Unipol Stadium, rientrerà con l’affitto del gestore dll’hotel con cui siamo vicini all’accordo ma non possiamo svelare chi sarà. Tutti i ricavi di chi utilizza lo stadio nei 50 anni recupererà l’investimento.
LE PAROLE DI PERCASSI (Costim)
Per il nostro gruppo è un prestigio essere a questo tavolo, ringrazio il presidente nel nome del gruppo che rappresento. Questa squadra è di grande rilevanza. Noi crediamo nel rientro di questo investimento, dal punto di vista industriale il trend degli stadi sarà importante a livello nazionale, per noi partire da Cagliari come inizio di questa riforma degli stadi, crediamo in modo particolare. Questo gruppo è giovane ma ingloba tre aziende storiche. Stiamo chiudendo con un fatturato di oltre 300 milioni di euro. Confermo il nostro interesse per questa operazione, essere accostati ad una squadra come il Cagliari è vanto, andremo a realizzare un progetto ambizioso con sostenibilità efficiente dal punto dei vista dei costi e duratura nel tempo, dopo 50 anni dovrà essere ancora performante.
LE PAROLE DI PAOLO TRUZZU
Da sindaco e tifoso sono felice di essere qui, con l’accordo tra Costim e Cagliari cìè un nuovo tassello per il nuovo stadio. Sono qua perchè c’è un forte e chiaro interesse pubblico voglio che si realizzi il nuovo stadio per la città. Per il Cagliari è strategico, avrà la sua casa, ma anche per la città e la Sardegna soprattutto il riscatto per un quartiere. Se non si realizza lo stadio Sant’Elia rimarrà così per i prossimi 30 anni. Questo è un investimento privato che ha una grossa ricaduta pubblica. Sarà un’operazione complessa, lo dico per i tifosi, quando nascerà? Prevede un lungo percorso amministrativo, non dobbiamo seguire i gossip e i venditori di fumo, non è così semplice, qualcuno dice che fosse tutto fatto ma non è così e lo dicono gli atti. La delibera del 2019 con l’interesse pubblico diceva che era necessario rispettare le indicazioni di tutti gli enti con un progetto guida a cura dell’amministrazione. Con l’accordo di oggi si parte per arrivare a breve con il progetto definitivo e partire con la gara d’appalto. Trasformeremo un quartiere, diventerà la zona dell’intrattenimento sportivo e vivere all’aria aperta, passare giornate di festa e portare turisti, questa è la prospettiva. La città sarà nuova, più moderna, guarderà al mare come risorsa senza lasciare indietro nessuno. Il progetto è questo, per il Cagliari Calcio e per la città, noi interveniamo per tutti non solo per la società, l’opera sarà pubblica. Regaliamo uno stadio al Cagliari e alla Sardegna.
DOMANDE STAMPA
STADIO – (Giulini) «Speravo di presentare un progetto definitivo entro febbraio/marzo, purtroppo l’aumento delle materie prime negli ultimi mesi, anche a causa dei noti fatti degli ultimi giorni, ci portano a rivedere le stime dell’intervento e nei prossimi due mesi abbiamo due obbiettivi: uno sportivo, e uno del futuro. A maggio il Cagliari rimarrà in Serie A e presenteremo anche il progetto definitivo con piano finanziario. Nelle stime completate negli ultimi mesi, il costo complessivo che include le demolizioni del Sant’Elia si aggira sui 125 /130milioni di euro»
REGIONE SARDEGNA E SPAZI COMMERCIALI – (Giulini) «Ci sarà bisogno dell’apporto di tutti, il progetto è salito di costo, nella cifra non sono presenti Iva e vari oneri, la cifra è il costo dello stadio in se. Con tanti oneri abbiamo bisogno di tutti. Che la contribuzione pubblica arrivi dal Governo o dalla Regione o dalla Comunità Europea ci interessa poco, a noi arriva dal Comune. La Regione non si tirerà indietro, darà la loro mano per l’obbiettivo della squadra, città e regione.
(Truzzu) «In questo periodo le Nazioni Unite hanno altro da fare, ma se servirà arriveremo anche a loro. Il centro commerciale sarà una grande opportunità, da una prosepttiva diversa al quartiere. Questo posto insieme alla Fiera è un villaggio sportivo, procediamo anche con l’area di Su Siccu per offrire occasione di fare sport all’area aperta ma intrattenimento come ristorazione o vita notturna, verrà creato anche un nuovo museo con laboratori di formazione e offrire opportunità ai giovani. La Regione ha sempre dato disponibilità per contribuire con risorse economiche che daranno al comune di Cagliari, ma interverremo anche con altre risorse, non ci tireremo indietro»
LAVORI – (Truzzu) «I lavori di demolizione sono propedeutici, il nuovo stadio sorgerà sul vecchio Sant’Elia, che sparirà e in quel lotto nascerà il nuovo stadio di Cagliari. I lavori inizieranno dopo l’aggiudicazione della gara.
(Giulini) «La società veiocolo firmerà con Costim un contratto d’appalto all’interno del quale ci saranno anche le demolizioni del Sant’Elia»
CARATTERISTICHE – (Giulini) «Quattro anni fa parlai al Lazzaretto, ma gli obbiettivi sono gli stessi. Vinse Sportium come progettisti tra quelli contatati.
(Percassi) «Siamo un’azienda bergamasca, il capofila sarà l’impresa Percassi, ma essendo un general contractor l’obbiettivo è coinvolgere aziende locali sarde, su alcune opere stiamo verificando se ci sono aziende nel territorio capaci di contribuire, ma ci saranno delle ricadute positive per loro, è il nostro modo di lavorare, i bergamaschi non hanno voglia di fare i muratori come un tempo. Il progetto attuale ha caratteristiche in comune con un progetto di Bergamo, dove verrà realizzata un’arena coperta di 6.500 posti. L’obbiettivo è creare un luogo di intrattentimentoa 360 gradi e non solo in ambito sportivo, creiamo luoghi di integrazioni per le tre generazioni. Per poter far vivere una situazione del genere deve vivere tutta la settimana, deve diventare un luogo di destinazione ogni giorno con hotel, negozi ecc… dal punto di vista economico è tutto impegnativo. Con Sportium si lavora ad un progetto che sarà pronto tra qualche settimana, non do date precise perchè magari sbaglio. Teniamo conto di materiali innovativi per ovviare ad eventuali carenze, il mercato ci porta a ragionare in maniera diversa. Il veicolo che sia a maggioranza Cagliari è una sicurezza per città e tifosi»
(Giulini) «L’Italia si presenterà per il 2032 per la manifestazione internazionale, la FIGC ha ribadito la volontà di avere Cagliari tra i 12 stadi per l’Europeo e faremo in modo di avere uno stadio di almeno 30.000 posti che sarà il minimo, inizialmente la capienza è di 25.000 ma sarà ampliabile di 5.000 posti. Dal momento che presentiamo il progetto le linee guida sono tracciate, non dobbiamo sbagliare nulla prima. Vedete quanto successo a Bologna per la ristrutturazione del Dall’Ara e un comunicato ha detto che il costo è aumentato del 30% dovuto dall’aumento delle materie prime con il Bologna che si trova nella situazione di reperire soldi in più, ecco noi non vogliamo che ci accada questo»
DISTRIBUZIONE SPESE – (Giulini) «Il costo totale sono divisi per più di 100 sullo stadio e resto per l’hotel. Il comune metterà 40 milioni di euro, ci sarà la disponibilità del Comune di coprire le spese aggiuntive come gli appalti per i lavori che neccessità di un surpluss economico. Oltre i 40 milioni ci serviranno fondi. Oggi il debito che dobbiamo andare a cercare dovrebbe essere di circa 50/60 milioni più 30 milioni di Iva che saranno garantiti da Cagliari Calcio e Costim. Le due società metteranno dai 25 ai 30 milioni di euro propri, ma anche il debito saranno soldi propri.
(Truzzu) «La legge sugli stadi ci dice che il 51% è a carico del privato mentre il pubblico il 49% in linea di massima. Ci sono i 40 milioni, sommati ai 10 milioni per l’abbattimento del Sant’Elia, i 30 milioni della Regione che fornirà a noi comune. Una volta che ci sarà il progetto l’amministrazione reperirà i soldi neccessari. Se chiudiamo entro i 2023 nel 2024 inizierà la costruzione dello stadio»
BENEFICI SANT’ELIA – (Truzzu) «Un’area che deve essere vissuta 356 giorni all’anno, dovevamo montare il pezzo pedonale per collegare Su Siccu e Sant’Elia con due realtà separate con comunanze di interessi. La riqualificazione di Su Siccu è partita, quest’area deve diventare un grande parco sportivo e culturale. L’obbiettivo è sostituire un centro comemrciale con un museo della scienza e dell’innovazione»
PROSPETTIVE DEL CAGLIARI – (Giulini) «Mi concentro sul breve periodo, ricorderete quando sono arrivato dissi che avrei voluto competere a fine stagione per un treno europeo, per tanti hanno ho visto scritto che dissi che porto il Cagliari in Champions, è un malinteso. Veniamo da una discreta gara a Torino, contrariamente alla gara precedente abbiamo preso 3 punti, non abbiamo ancora fatto nulla e stiamo cercando di recuperare il disastro del girone d’andata. Abbiamo di fronte mesi cruciali, abbassiamo l’entusiaSmo e restiamo concentrati verso l’obbiettivo che è ancora molto difficile e per nulla scontato»
CITTA’ DI CAGLIARI E CESSIONE SOCIETARIA – (Giulini) «Il ruolo di presidente di una squadra che rappreseneta un popolo e un isola è complicato, sento molto le responsabilità rispetto ad altre piazze, spesso ti ritrovi solo e poter aver il supporto di partner come in questa iniziativa con Costim o Unipol, non chiudo le porte a nessuno. Se domani arriva qualcuno che ha interesse ad aiutarci io non chiudo le porte, avere al proprio fianco dei partner che possono aiutarti e prendere certe decisioni aiuterebbe il club a crescere. La mia risposta è vedremo, ognuno è artefice del proprio destino, per me importa con lo stadio nuovo toglierci più soddisfazioni possibili ma il mezzo lo dirà il tempo.
(Truzzu) «Lo stadio è un lavoro complesso da parte di tutte le parti, le norme italiane non ci aiutano e ci complicano la vita. Con un lavoro costante e certosino siamo arrivati a un passo in più, il prossimo passo è il progetto definitivo. Non è un’operazione semplice, non stiamo costruendo un chiosco o tracciando linee di parcheggio.
(Percassi) «Ho scelto Cagliari perchè il progetto è molto bello, la chimica del presidente e del suo gruppo ha dato via al tutto. In terzo luogo è la collocazione pubblico-privato, gli stadi saranno un elemento portante del mercato, sentire il sindaco che parla in maniera così decisa agevola la possibilità di affrontare questo progetto piuttosto che altri proprosti. Abbiamo analizzato e scoperto una realtà oltre che sportivo, il Cagliari ha una risonanza nazionale e per noi ci da reputazione che fa crescere il piano industriale. Lo stadio sarà molto molto bello, è il primo stadio interamente nuovo perchè non è ristrutturato ma costruito da zero»
(Giulini) «Dopo il deposito del progetto ci saranno sei mesi, in cui le stesse persone che hanno lavorato sull’allora Sardegna rena, porteranno lo stesso in commissione provinciale di vigilanza che darà la definitiva pubblica utilità al nostro progetto. Il comune poi metterà a bando il progetto, non più di tre mese, se tutti faranno la loro parte nel 2023 inizieranno le demolizioni del vecchio Sant’Elia. Il nuovo stadio sarà inaugurato nella stagione sportiva 2025/2026»
INGRESSO NUOVI SOCI E ATTUALE UNIPOL DOMUS – (Giulini) «Nonostante abbiat letto di russi o cinesi, nessuno ci ha mai approcciato come club oppure holding proprietaria, nessuno ci ha mai contattato e non abbiamo mai cercato nel mercato nuovi investitori. Tutto ciò che avete letto è gossip di calciomercato senza fondamento»
(Truzzu) «L’Unipol Domus è del Cagliari Calcio, se vuole individuare un’altra area perchè qui sorgerà il centro commerciale, regaleremo un impianto sportivo ad un’altra zona della città noi siamo aperti a tutto»