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Conferenza stampa Liverani: «L’obbiettivo è giocarsela al vertice. Partiremo con difesa a 4 e centrocampo a 3»

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Il nuovo allenatore del Cagliari Fabio Liverani si presenta in conferenza stampa: ecco le sue prime parole da rossoblù

(Emanuele Olla inviato all’Unipol Domus) Il nuovo tecnico del Cagliari Fabio Liverani si presenta in conferenza stampa. Cagliarinews24 vi riporta in diretta LIVE le prime parole del tecnico al primo giorno in rossoblù.

LE PAROLE DI LIVERANI

SPIRITO«Molto positivo, è un opportunità importante e ci siamo trovati nel momento giusto, c’è la volontà di fare una stagione importante, non potevo non accettare con entusiasmo. Siamo già competitivi ma alla fine del mercato saremo una squadra completa»

GIOCATORI CAGLIARI – «Difficile fare un’idea da fuori, ho visto il Cagliari parecchie volte e non saprei spiegare coma sia successo. La rosa era molto adatta alla Serie A, con giocatori di livello che giocano in diverse Nazionali. Normale che dopo un’annata così ci siano strascichi mentali e verrà valutato anche questo oltre alle qualità tecniche. Ci sono già state cessioni e ce ne saranno altre ma arriveranno anche gli acquisti. Capozucca ha esperienza e qualità, sono fiducioso e costruiremo la squadra per i nostri obbiettivi»

OBBIETTIVI«Campionato impegnativo, diverso dalla Serie A, ci sono grandi piazze come Bari e Palermo ma anche Parma, Brescia e Benevento più le sorprese. 7 o 8 squadre hanno il nostro obbiettivo: essere competitivi dal primo all’ultimo giorno»

ENTUSIASMO – «Saranno i risultati a portarlo, dobbiamo diventare squadra velocemente. Veniamo da una stagione negativa, chi arriva deve portare entusiasmo e avere fame di vincere ma non dimenticare da dove veniamo. Chi resterà dovrà avere voglia e dovrà trasmetterlo a chi arriva. Chi rimane deve scegliere il Cagliari. Noi dobbiamo ricreare entusiasmo, la gente capisce il lavoro e la dedizione, l’obbiettivo è questo dalla prima gara»

VETO SUI GIOCATORI – «L’ultima partita di campionato l’ho seguita a fine primo tempo ed ero convinto, come tutti, che il Cagliari potesse rifare il miracolo di salvarsi ma è finita nella maniera peggiore. Quando si accetta un progetto così non esiste il veto. Ci siamo seduti con la società e abbiamo delineato la stagione. Società e calciatore scelgono, dividersi non significa litigare, cambiare magari fa bene ad entrambi, portare un nuovo calciatore più adatto con qualità ed entusiasmo. Sono per la condivisione delle qualità tecniche, io indico i giocatori con le caratteristiche e ci sono in rosa li valutiamo, altrimenti si cerca un’alternativa: faccio questo con direttore e presidente, cerco giocatori adatti»

MODULO«Sarà una difesa a 4 e un centrocampo a 3, queste sono le certezze, poi a mercato finito valuterà l’attacco»

SERIE B – «Ogni campionato ha le proprie difficoltà, posso garantire che la squadra avrà voglia di vincere tutte le partite e lotterà in ogni gara. La gioia più grande è ricostruire l’identificazione tra squadra e tifosi»

BASI DA CUI PARTIRE – «Il settore giovanile, tutti i responsabili e l’allenatore Agostini, è entrato nell’olimpo della Primavera, ha fatto un lavoro molto importante con elementi interessanti e il ritiro serve anche per valutare quanto siano pronti per il mio tipo di calcio. Non saranno tutti, ma alla fine del mercato avranno 4/5 aggregati in pianta stabile. Su chi vuole andare via non terremo nessuno controvoglia, ma ci deve essere un rientro per la società L’idea è quella di non trattenere nessuno, chi oggi accetta di stare o venire a Cagliari deve farlo come punto di arrivo e non di transito. Questa terra non ha niente da invidiare ad altre realtà. Ci sono alcuni giocatori che rimangono, e ci sono altri in dubbio così come le trattative che stiamo svolgendo. Vogliamo la rosa chiusa nel più breve tempo possibile»

MERCATO IN ENTRATA – «Leggo dei nomi su richieste dell’allenatore, c’è condivisione con la società, devono avere tutte le componenti tecniche, caratteriale ed economiche. Sicuramente oggi chi arriva è perche lo vogliono tutti. Il mercato è difficile, ma fate tanti nomi e non sbagliate mai. Aspettiamo a fine mese, ci manca un’autorizzazione per il centro sportivo con una bella tribuna ampia, apriremo al tifoso il ritiro del Cagliari ad Asseminello così vedrà quale sarà il nuovo progetto»

PROBLEMI – «La società mi ha esposto le proprie idee e io le mie, la responsabilità dello spogliatoio sarà mia, il rispetto e le regole. Il giocatore sarà sempre al centro del progetto, il direttore insieme a me faranno delle strategie comportamentali dentro e fuori dal campo»

ESSERE PRONTI – «La Serie B è complicata soprattutto per chi deve provare a stare al vertice insieme ad altre 7 squadre, tutti investono. Il campionato permette a due squadre di salire direttamente. E’ sicuramente stimolante, preferisco fare un campionato e provare a vincere. Sulle cessioni parlo solo delle ufficiali (Carboni, ndr), in ogni cosa ci sono tre componenti: chi vende, chi compra e il calciatore che deve accettare»

INDICAZIONI – «L’idea è quella di avere una squadra che abbiamo il controllo, la volontà di costruire e giocare nella metà campo avversaria. Nel calcio ci si studia a vicenda, sia costruzione dal basso che verticale e diretto, tutto è controllabile. La volontà è costruire una squadra che sappiano giocare insieme e io darò la mia impronta, do le indicazioni sulle caratteristiche dei giocatori per il mio gioco»

RICORDO«Era il mio primo impatto da Primavera a prima squadra che all’epoca era molto più difficile di oggi. Andammo a giocare contro la Lazio, io il sabato prima ero squalificato con la Primavera e c’erano ancora dubbi su come scontare la squalifica e decidemmo di non farmi scendere in campo. Trapattoni venne esonerato e Giorgi puntò sugli esperti piuttosto che i giovani»

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