Hanno Detto
Conferenza stampa Nicola: «Vogliamo limitare la Lazio e impensierirli. Su Pavoletti e Felici vi dico che…»
Conferenza stampa Nicola, l’allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa per presentare la partita di Serie A contro la Lazio
Davide Nicola, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa in vista della partita prossima partita di campionato contro la Lazio. Il match dello stadio Olimpico è valevole per l’11a giornata del campionato Serie A. CagliariNews24 riprende in diretta le dichiarazioni del tecnico rossoblù, riportandole testualmente in tempo reale.
LE PAROLE DI MISTER NICOLA
INFORTUNATI E GARA – «Lavorare di più ti permette di curare ulteriori dettagli anche se mi piace giocare ogni 3 giorni perché sei sempre impegnato nelle sfide. Jankto sta lavorando con noi ed è un po fermo, ma l’ho visto brillante. Kingstone ha lavorato con noi tutta la settimana, ha smaltito la botta. A parte Jankto ci sono tutti»
LAZIO E MAKOUMBOU – «Andiamo in uno stadio motivante, di sera contro una squadra in un grande momento con grandi giocatori. Dovremmo fare una gara di alto livello tecnico ed emotivo, essere bravi a limitarli e giocare noi, nel calcio di oggi non puoi fare solo una fase. Incontriamo un avversario con valori ma vogliamo dimostrare competitività. Il campionato è delineato, sono 9 squadre che lotteranno per mantenere la categoria, con una vittoria di trovi 12esimo se perdi sei terz’ultimo. Sarà dura fino alla fine. Makoumbou si è allenato, il Cagliari ha 16 giocatori alla pari come titolare, lo dimostra il minutaggio. Ne abbiamo altri che dobbiamo fargli crescere, qualcuno ha giocato meno perché reduce da infortuni come Pavoletti»
BOLOGNA – «Ci sono momenti in cui abbiamo sofferto entrambi, altrimenti non crei 5 occasioni. Abbiamo fatto bene entrambe le fasi, dobbiamo essere più perfermanti e trasformare in gol le azioni create, ma vale per tutte le squadre. Ci alleniamo con fiducia, la partita ha detto che ce la siamo giocata e abbiamo creato. Quando recuperiamo palla dobbiamo essere meno frenetici e ci mettiamo in difficoltà da soli. Siamo consapevoli che è un fatto di ordine ed equilibrio»
EQUILIBRIO – «Ci sono stati altri tempi in cui abbiamo giocato puliti, come nel primo tempo a Parma. Era una squadra diversa rispetto alla Lazio, abbiamo trovato più spazi e hai scelte di gioco superiori diminuendo i rischi. Il problema è capire quali errori ci portano a subire di più. Lazio avversario straordinario come tutte le altre prime 9 della classifica. L’equilibrio risiede nel proporre gioco e difendere con efficacia ed ordine. L’abilità di fare entrambe le fasi senza pagare lo scotto perché in transizione non siamo stati qualitativi»
FELICI E ADOPO – «Felici ha la possibilità di giocare titolare, ma non so se sarà domani. Deve essere attento e sfruttare tutte le possibilità che gli vengono date per far capire che può avere più spazio. Quando parlo di equilibrio è anche la capacità di mantenere una visione, se vinci non ottieni il 100% della qualità e finisci di giocare, ogni partita fa storia a se. Adopo sta giocando con continuità, con il Bologna non ha giocato perché era stanco e non puoi spremere 10 giocatori perché si rischiano problemi e gli altri non crescono senza minutaggio. Ognuno deve avere le sue opportunità e ciascuno deve determinare»
GESTIONE – «Ho fatto poco turnover, l’80% aveva giocato la gara precedente. Mina non era in grado di giocare 3 giorni dopo perché rischiava l’infortunio. Quando spendi molte energie non è semplice ricaricare subito. Prati ci ha dato minutaggio importante ed era importante lo avesse. Ogni giocatore può giocare con un altro se è nella condizione di farlo sia mentale che fisica»
PAVOLETTI – «Lui è uno esperto sa anche dosarsi le energie pur non risparmiandosi, interpreta il suo ruolo che lo fa essere qualitativo nel momento giusto. Era fermo un mese e mezzo, non è poco, ha perso qualcosa ma non lesina mai sul lavoro, si impegna sempre. Magari non ha 90 minuti ma così come Lapadula stanno lavorando in maniera convinta e abbiamo bisogno di tutti»
GOL E LAZIO – «Per quanto riguarda i gol, li trovi solo se crei, più crei e più puoi fare gol. Da qui a segnare creando poco sta tutto nella precisione. Tutto lo porta il lavoro, c’è chi segna di più e chi segna di meno, vale per tutte le squadre. Credo che si possa migliorare alzando l’asticella, se l’anno scorso uno ha fatto 4 gol l’anno scorso il primo obiettivo e farne 5 non subito 20. Ci servono tanti tiri in porta prima di fare gol ma l’importante è che arrivino i tiri. Fiducia nel lavoro e nella sua capacità di trasformare i numeri. La Lazio ha una rosa di qualità, abituata a giocare su più fronti, conosco bene Rovella e Dia che sono molto forti. Hanno esterni forti, giocano molto sulle corsie e sono la squadra che crossa di più. E’ una squadra grande che sa fare tutto, ma ogni gara è una partita a se, non è detto che riescano a farlo sempre, dipende da noi dimostrare che sappiamo limitarli e creare problemi a loro»
TAVARES – «Avranno Pellegrini e cadono comunque in piedi. Tavares non è l’unico che hanno, possono giocare anche senza. Non è detto che Tavares avrebbe fatto bene contro di noi, bisogna sempre misurarsi. Pellegrini è abile a crossare e tirare. La sfida è nell’uno contro uno che sapremo mettere nella strategia difensiva, i compagni pronti a dare man forte e l’ambizione di misurarsi per capire come noi non siamo ancora a quel livello»