Assemini
Conferenza stampa Nicola: «Domani gara importante, scontro diretto, giochiamo per lo stesso obiettivo. Sul mercato…»
Conferenza stampa Nicola: oggi vi riportiamo tutte le dichiarazioni dell’allenatore del Cagliari alla vigilia della partita contro il Parma
Nella giornata odierna Davide Nicola presenta dalla sala stampa del CRAI Sport Center di Assemini la sfida della 24a giornata del campionato di Serie A 2024-2025. L’allenatore del Cagliari parla in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Parma di Fabio Pecchia. Le sue parole:
COMAN E PARTITA CON IL PARMA- «Sarà una partita importante, abbiamo lo stesso obiettivo. Come tutti gli scontri diretti diventano fondamentali l’intensità mentale e la leggerezza, ci siamo preparati al massimo e faremo il nostro ma ci sono poi avversari e dinamiche. Coman è tecnicamente dotato, l’ultima partita l’ha giocata ad inizio dicembre ma fisicamente sta bene ed ha voglia, è un esterno che verrà con noi ovviamente e speriamo di dargli minutaggio. Siamo messi come alla fine dell’ultimo mercato, dobbiamo integrarli prima possibilee».
SQUADRA DI PECCHIA – «Hanno continuità e la stessa filosofia di gioco, ripartono e crossano poco anche se ora hanno preso Djuric che conosco bene. Magari ora sfrutteranno di più le fasce, hanno qualità in attacco ed a centrocampo sono ben fermati. Non hanno sempre il baricentro elevato, sanno giocare bene anche dietro!».
PRATI E KINGSTONE – «Non metto preclusioni per nessuno, nel percorso di crescita di ognuno poi si dimostra e si ottiene minutaggio. Questa squadra è stata costruita per giocare in questo modo, King deve imparare a fare la seconda punta, mi piace e deve costruirsi uno status, cosa che sta facendo; mette sempre l’anima. Può fare anche l’esterno come una punta che attacca lo spazio. Prati mi piace, diventa molto interressante per i suoi tempi di gioco in un centrocampo a tre, ha pulizia nel passaggio. Noi abbiamo diverse caratteristiche sulla mediana, ognuno dovrà ritagliarsi il proprio spazio».
PAROLE BONATO E CONDIZIONI DI ZAPPA – «Zappa è stato in difficoltà per il valore degli avversari, Karamoh e Zaccagni sono stati clienti non facili, cosa normale in Serie A! Lui il suo lo fa sempre, conoscendolo può essere bravo sia in difesa che in fase offensiva, a volte si può rendere meno in una delle due. Coerente la disamina di Bonato, abbiamo fatto quello che potevamo scremando alcuni ruoli e accontentando giocatori che volevano giocare come Wieteska. Luvumbo lo voglio portare perché respiri l’aria della partita come Coman, in ogni caso vengono perché devono essere pronti. Con Felici e Zortea abbiamo delle alternative, anche King, starà a loro determinare il loro minutaggio. Tutti fanno il lavoro per la squadra, devono dimostrare la loro crescita e crescere ancora!».
CRESCITA’ DELL’ANSIA – «L’errore si vede dall’esterno, con la Lazio abbiamo fatto una buona partita facendo alcuni errori. Noi non lo viviamo come lo si vede dall’esterno, lavoriamo per non ripeterli in modo frequente. L’obiettivo non sarà tranquillo, chi lotta per la salvezza non può esserlo, ci vorrà determinazione. Coman preferisce la sinistra ma può giocare a destra come Zortea e Luvumbo, cose che possiamo cambiare a partita in corso».
LA PARTITA – «Siamo tutte lì in pochi punti, il Parma non è in difficoltà, sta lì a lottare per quell’obiettivo; loro giocano bene ma possiamo creargli dei problemi! Non pensiamo alle difficoltà, il campionato sarà così fino alla fine e lo sanno tutte le squadre. Il Parma è una squadra che gioca bene e produce, è una squadra che può farti male. Noi non pensiamo alle criticità, non è che sei lì in quella zona allora sei in difficoltà».
FIDUCIA NEL LAVORO DEL TECNICO – «Credo che ci sia stata un’analisi a 360° nella quale si è condiserato di voler mantenere nella sua interezza tutto il gruppo di lavoro o almeno per il 90%. C’è un gruppo che è stato pienamente impiegato e nel quale la società crede ciecamente! Alcuni volevano partire per il minutaggio o perché siccome erano in scadenza hanno voluto fare delle scelte diverse per la loro carriera. Alcuni trovavano poco spazio e quando si costruisce una squadra bisogna valutare chi portarsi dietro o meno. Credo che in alcuni ruoli potevamo essere un po’ corti ma avendo preso Coman, e con il recupero di tutti, potremmo giocare con due esterni di caratteristiche offensive. Questo perché le scelte strategiche che si fanno sono anche dovute al momento e all’avversario che incontri. Noi vogliamo fare risultati in questo modo per avvicinarci al nostro obiettivo che è la salvezza».
SINGOLI E CARENZE DELLA ROSA – «Zortea può giocare terzino per quanto abbia caratteristiche diverse da Zappa, questo non cambia niente, è una nostra possibilità. Piccoli sta facendo quello che ci aspettavamo e davanti ha ancora dei margini di miglioramento come ho sempre detto. La squadra stessa ha giocatori molto importanti con capacità di veicolare quello che è l’ambiente Cagliari, servono idee e pratica per raggiungere la salvezza. Questo vale per giocatori come Deiola e Pavoletti ai quali va riconosciuto il giusto ruolo. Potremmo essere corti nel ruolo di terzino destro e della punta ma speriamo che a Zappa e Piccoli non venga un raffreddore. In caso sperimenteremo e useremo i giocatori che abbiamo, lo stesso Coman nei momenti in cui non può giocare nel suo ruolo può fare la seconda punta. La società è stata coerente volendo far crescere giocatori come Kingstone senza però mettergli fretta, ognuno matura con i propri tempi».
RIMONTE – «Io mi esalto sempre in questi casi come quando costruiamo la partita senza doverla ribaltare. L’aspetto emotivo, sotto la spinta del nostro pubblico, è importante. A noi va bene rimontando ma anche partendo in vantaggio! In questo stadio la spinta dei nostri tifosi fa venire la pelle d’oca».
DIFFERENZE RISPETTO ALLE ALTRE SOCIETA’ – «Penso che sia giusto pensare che ogni piazza sia unica, credo che Cagliari lo sia da diversi punti di vista. Per esempio quì siamo italiani ma ci consideriamo una squadra rappresenta un intero popolo come se fossimo una nazionale. E’ tangibile la nostra passione, la possiamo respirare. L’unicità del Cagliari risiede nella storia che abbiamo e che tutti noi rispettiamo. E’ la capacità di pensare che siccome è una piazza importante allora possiamo crescere ed in futuro fare qualcosa di superiore rispetto a quello per cui lottiamo adeso».