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Conferenza stampa Pavoletti: «Darò tutto per il Cagliari, dentro e fuori dal campo»
Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Chatillon Saint-Vincent. Le parole
Leonardo Pavoletti, attaccante e capitano del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa nel ritiro rossoblù di Chatillon Saint-Vincent. Le sue dichiarazioni:
LAVORO – «Stiamo lavorando bene, è chiaro che ora all’inizio della terza settimana di allenamenti a ritmo di doppie sedute si senta un po’ di fatica ma è giusto prepararci per un campionato che sarà molto difficile e dove inseguiremo la salvezza. Una permanenza in Serie A è molto più importante di una promozione dalla B. Adesso c’è un’altra storia da scrivere. Il gol di Bari è qualcosa di meraviglioso che mi sono goduto in questo mese, il 12 agosto inizierà la Coppa Italia e quindi guardiamo avanti»
FUTURO – «A Bari arrivai dopo avere giocato poco nelle precedenti settimane e in particolare nei playoff. Era normale dover capire quello che può essere il mio ruolo, ho parlato col mister di ogni aspetto e con la consueta onestà mi ha presentato il progetto. Me la giocherò come tutti, avrò le mie chance e starà a me farmi trovare pronto»
NUOVI ARRIVI – «Sono arrivati ragazzi interessanti, mi stanno piacendo molto. Aspettiamo che Jankto torni nel gruppo, abbiamo visto la sua qualità e personalità. Ci sono giovani di prospettiva, il gruppo cresce bene. Dobbiamo avere pazienza, sapere che entriamo in uno scenario nuovo come la Serie A, l’euforia deve essere uno stimolo e non deve distrarci perché salire è difficile ma riscendere è molto facile. Quindi piedi per terra, testa bassa e lavorare con pragmatismo. Sognare non costa nulla, dobbiamo guardare in alto come abbiamo fatto in Serie B ma soprattutto avere equilibrio nella gestione dei momenti, di quelli positivi come quelli negativi. Salvezza prima di tutto, poi se ci sarà qualcosa in più lo capiremo»
RICORDI – «Ricordo il mio arrivo, capì subito il legame speciale con Cagliari che è sempre più forte anno dopo anno. L’aeroporto pieno, l’amore della gente, non me l’aspettavo ed è bellissimo sentirsi ogni giorno parte integrante del mondo rossoblù»
ROG – «Parliamo di un ragazzo fantastico, lo conosciamo tutti. Ha avuto una sfortuna incredibile, dispiace enormemente perché quest’anno sembrava davvero potesse iniziare la preparazione al meglio senza intoppi di alcun tipo. È successa questa cosa tremenda, deve lottare per tornare quanto prima, non vediamo l’ora di riabbracciarlo nel 2024 e speriamo di regalargli delle soddisfazioni in questi mesi complicati. Lo sentiamo costantemente, è sempre con noi»
RANIERI – «Il mister sta provando tante soluzioni, ama cambiare tatticamente e negli interpreti. La sua semplicità e umiltà non sono banali, sin dal primo giorno spiegò a me e Lapadula la volontà di mettersi a disposizione per farci rendere al meglio. Questo approccio mi colpì tanto e dà a tutti noi grande fiducia, come sempre sarà il mister a capire il top per il Cagliari. Lui lavora sempre sul collettivo, sull’intensità, sull’applicazione in ogni istante di allenamento e partita, questo ti insegna tantissimo. Ranieri non molla mai, è motivato come e più del primo giorno»
SHOMURODOV – «Mi ha sempre intrigato, sin dal suo arrivo a Genova. Un ragazzo bravissimo, per bene, è naturale farlo sentire subito a casa e sono convinto che ci aiuterà tantissimo a livello di inserimento nel gruppo come dal punto di vista tecnico tattico. Per combattere insieme dalla prima partita c’è bisogno di tutti»
SERIE A – «È vero che la media punti per salvarsi si è abbassata, però la concorrenza per la salvezza è sempre più folta e quindi non sarà semplice. Le squadre di bassa classifica vanno in ogni campo a giocarsela, nessun risultato è scontato, dovremo essere bravi a non sbagliare gli scontri diretti e soprattutto far valere il fattore campo»
OBIETTIVI – «Prima di tutto spero di stare bene, negli ultimi anni qualche acciacco l’ho avuto e non è mai facile tornare in forma. So che se sto bene a livello fisico poi ho le qualità per aiutare la squadra dall’inizio o a gara in corso»
TIFOSI – «L’entusiasmo dei tifosi è contagioso, è bellissimo gratificarli in questo momento di gioia e fiducia. Un anno fa, dopo la retrocessione, le tribune agli allenamenti erano gremite dal primo giorno e non credo sarebbe successo ovunque. Con la Sardegna c’è un rapporto splendido, mi sono goduto questo mese e mezzo post-Bari vivendo Cagliari e dialogando con tantissima gente. Amo dare tutto per il rossoblù, dentro e fuori dal campo, e mi godo ogni cosa che verrà pensando positivo. Magari il gol di Bari è solo l’inizio…»