2015
Conti: «Dispiaciuto per la situazione. Confronto con i tifosi? Colloquio duro, ma non siamo arrivati alle mani»
Intervenuti in conferenza stampa in compagnia del ds rossoblù Marroccu, capitan Conti e Dessena hanno fatto chiarezza sui fatti che hanno animato la vigilia di Cagliari–Napoli e sul movimentato post partita del Sant’Elia.
Amareggiato per il brutto momento che sta attraversando la squadra, Conti non cerca alibi: «Abbiamo delle difficoltà, altrimenti non saremmo terzultimi. Diamo sempre l’anima, è evidente che abbiamo dei limiti. Sono qua da tanti anni e sono il più dispiaciuto, ma non voglio che si dica che non ci impegniamo».
CONFRONTO CON I TIFOSI- «Venerdì c’è stato un confronto, come succede quando le cose vanno male. Poi gli eventi sono stati gonfiati dalla stampa come spesso accade, ma è stato un normale colloquio. Zeman ha descritto la scena diversamente? Io dico quello che ho visto io. Il colloquio è stato acceso, certo, ma non è che quando stai retrocedendo la gente venga ad applaudirti. Schiaffi? Non ce ne sono stati».
ONORARE IL CAMPIONATO- «Non mi attacco alla sfortuna, quando sei in fondo alla classifica non ci sono alibi. Dobbiamo giocare al massimo e onorare il campionato. Allenatori? Chiunque ci sia in panchina è nostro preciso dovere seguire le sue indicazioni e dare tutto. Cosa succederà poi? Non lo so, anche rifondare completamente e partire dai soli giovani potrebbe essere pericoloso».
È poi il turno di Dessena, il quale non ha perso l’occasione per rimarcare il suo legame con i colori rossoblù: «Se sono qua da anni e sono diventato la persona che sono lo devo a Conti, Cossu e Pisano. Sono loro tuttora i nostri capitani, ho avuto il piacere e l’onore di indossare la fascia ma ho sempre reso conto a loro».
Dichiarazioni riportate dai nostri inviati Sergio Cadeddu e Massimiliano Piras