2015
Conti “libero” alla Brugnera: è questo il futuro del capitano?
Daniele Conti è entrato da tempo nella storia del club rossoblù, con il suo record di presenze in Serie A e in assoluto con la maglia rossoblù. Ha da tempo eguagliato e superato il record di Mario Brugnera di 328 partite. Ora, però, il capitano potrebbe eguagliare il centrocampista dello scudetto anche dal punto di vista tattico. Mercoledì in Coppa Italia contro il Parma Zola ha provato la difesa al tre, inserendo Conti in una posizione più arretrata del solito. Nel calcio di una volta si chiamerebbe “libero”, ovvero libero da marcature, l’ultimo uomo da saltare. In origine sarebbe così, poi col tempo il libero è diventato anche il regista della squadra, quello da cui partiva l’azione. Uno dei primi a farlo in assoluto è stato Pierluigi Cera con il Cagliari nel 1969/70. Dopo l’infortunio di Tomasini, Scopigno spostò il capitano dal centrocampo alla difesa ed è da lì che partivano le azioni dei rossoblù nell’ultima parte di stagione che vide i sardi vincere lo scudetto. Nel calcio mondiale abbiamo visto tanti centrocampisti trasformati in liberi e difensori, l’esempio per per eccellenza è Franz Beckenbauer. Nel Cagliari, invece, dopo Cera, anche Mario Brugnera si trasformò in difensore. Lui però nasceva attaccante e pian piano tornò sempre più indietro, prima centrocampista (già nell’anno dello scudetto) e poi difensore dopo la retrocessione del ’76. Un modo per allungarsi la carriera che si concluse nel 1982/83 a Carbonia, dopo aver terminato nella stagione precedente l’avventura in rossoblù all’età di 36 anni. 36 anni Daniele Conti li ha oggi e fino all’anno scorso quando mancava dal campo, per le frequenti squalifiche, era sempre un problema sostituirlo. In questa stagione abbiamo scoperto, invece, Lorenzo Crisetig che ha sostituito sempre alla grande il capitano rossoblù, secondo alcuni anche meglio. E i risultati forse danno ragione, visto che con il centrocampista scuola Inter davanti alla difesa il Cagliari ha vinto le uniche tre partite di questo campionato. Gianfranco Zola ora prova ad arretrare Daniele Conti, che resta fondamentale per carattere e tecnica, magari per allungargli la carriera come fece Mario Brugnera. A Parma, a dire il vero, non è sembrato proprio a suo agio in quel ruolo. La capacità di palleggio non si discute, ma un difensore dovrebbe anzitutto difendere e Conti è sembrato spesso in difficoltà quando veniva puntato dagli attaccanti crociati. Aspetti da migliorare, ma a giudicare dalle parole post-Parma l’intenzione di The Magic Box pare quella di provare nuovamente Conti in quel ruolo. Magari già dalla trasferta di Udine di domenica.