2015

Cop: «Contro il Parma mi hanno picchiato tutta la partita»

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Appena arrivato, Duje Cop è stato subito mandato in campo da Gianfranco Zola nella gara di Coppa Italia giocata mercoledì. 90 minuti con la 90 rossoblù sulle spalle, pochi palloni toccati e un colpo di tacco che ha mandato in porta Farias per l’1-1 di Sau. L’attaccante, arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Dinamo Zagabria, è sembrato fuori dal gioco, com’è normale che sia visto che aveva pochissimi allenamenti sulle gambe con i compagni: Non ero ancora pronto, ma il mister ha insistito sul fatto che devo adattarmi il più presto possibile al gioco della squadra. Mi sembra di non aver giocato male. Ho anche avuto l’occasione per segnare ma non mi è arrivato il pallone. Peccato che siamo stati eliminati, ma salvarci è più importante. Ai microfoni del quotidiano 24sata, Cop prosegue nel racconto del suo esordio e sul trattamento riservatogli dai difensori: “Mi hanno picchiato tutta la partita sulle gambe, anche quando non avevo il pallone. Sul gol ho approfittato di un attacco di un avversario per mandarlo fuori tempo. Mi ha sorpreso vedere quanti colpi da risse da bar si ricevono nel campionato italiano. Un paio di volte non ero d’accordo, ma l’arbitro ha agitato la mano dicendo di non aver visto nulla”. Un trattamento che tuttavia non è riservato a tutti: “Con Cassano è un’altra storia, è ovvio che per lui hanno rispetto: è un giocatore strepitoso. Passa la palla con i piedi come se usasse le mani. L’ho visto per la prima volta quando giocavo nelle giovanili dell’Hajduk e venne a giocare con la Roma al Poljud di Spalato nel 2003. E ora in Italia ho debuttato contro di lui…”. Infine una precisazione sul suo contratto: “Non c’è niente di controverso sul mio trasferimento. Se questo non fosse stato un prestito non avrei accettato di venire. So quello che ho firmato, nel contratto c’è scritto tutto quanto”.

 

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