Coronavirus, giornata surreale in Serie A. Martedì consiglio FIGC

Coronavirus: Spadafora chiede di valutare la sospensione della Serie A, la Lega si oppone. Convocato per martedì un Consiglio Federale straordinario. Il punto della situazione

Da una parte la richiesta pubblica (reiterata) di Vincenza Spadafora, Ministro dello Sport, e le pressioni dell’Associazione Italiana Calciatori per la sospensione delle partite di Serie A. Dall’altra la volontà della lega di proseguire il campionato, aderendo alle misure emesse nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio. La situazione di incertezza che sta avvolgendo l’intera Italia si ripercuote, inevitabilmente, su un settore che traina – anche economicamente – il Paese. La giornata di Serie A si è aperta con la possibilità di sospensione momentanea, diventata poi rinvio di poco più di un’ora, di Parma-SPAL. Decisione arrivata a pochissimi minuti dal fischio d’inizio. Una situazione surreale per tempistiche e motivi: stando al dpcm pubblicato in data odierna sulla Gazzetta Ufficiale le gare professionistiche possono essere disputate a porte chiuse. Eppure l’accenno di dietrofront ha dato un ulteriore prova dell’incertezza che sta vivendo l’Italia del calcio in questi giorni.

La situazione è in continuo divenire e per questo motivo la Lega Serie A, che ha manifestato la piena volontà di aderire alle disposizioni governative, ha deciso di confermare le gare in programma tra oggi e domani. Chiuso il blocco di partite, per martedì è stato convocato un Consiglio Federale straordinario. La Lega Serie A si riunirà invece giovedì, in videoconferenza. La questione, oltre che di immagine, è particolarmente rilevante per quanto riguarda il lato economico. La Lega, forte della coerenza delle proprie decisioni con le disposizioni del Governo, vuole andare avanti. Soprattutto perchè se disponesse la sospensione del torneo ci sarebbe un’alta probabilità di richiesta di risarcimento da parte di Sky e DAZN, titolari dei diritti tv della Serie A. Insomma, la palla sui campi di Serie A – per ora – continua a rotolare. Ben più rovente quella che si scambiano Lega e governo.