Focus
Cragno-Sirigu: compagni in azzurro, presto rivali alla Sardegna Arena
I due si sono conosciuti in Nazionale. Lunedì 26 novembre però saranno avversari. Cragno difenderà la porta del Cagliari, Sirigu quella del Torino
Salvatore Sirigu in Sardegna è di casa. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il portiere classe ’87 nasce e cresce a Siniscola. Il calcio però lo porta presto lontano dalla sua terra, prima a Venezia, poi a Palermo. Nel 2009 il ragazzo sardo esordisce in Serie A con la maglia rosanero. Due anni dopo, il grande salto al Paris Saint-Germain, dove in 5 stagioni conquista 4 campionati, 3 coppe di lega, 2 coppe di Francia e 3 supercoppe nazionali. Superato nelle gerarchie da Trapp, nell’estate del 2016 Sirigu si trasferisce in Spagna: sei mesi a Siviglia, dove gioca poco, il resto della stagione a Pamplona, nell’Osasuna. Ritrova la Serie A nel 2017, quando risponde alla chiamata del Torino. Per lui 60 gol subiti in 49 presenze in maglia granata, 13 invece i clean sheet. Sirigu è in Nazionale dal 2010. Le apparizioni con l’Italia sono 18.
NEMO PROPHETA IN PATRIA – In azzurro il portiere di Siniscola condivide lo spogliatoio con Alessio Cragno. Toscano di Fiesole, anche l’estremo difensore rossoblù si forma calcisticamente lontano dagli affetti familiari. La grande occasione a Brescia. Con le Rondinelle Cragno si impone sia nei campionati giovanili che in Serie B. L’esordio tra i cadetti arriva nel 2012, all’età di 18 anni. Nel 2014 il classe ’94 si trasferisce a Cagliari da Zeman. L’impatto con la Serie A è traumatico: appena 14 presenze in campionato e un’amara retrocessione in B. Il rilancio arriva nel gennaio 2016, quando il portiere lascia la Sardegna a titolo temporaneo. Sei mesi a Lanciano, poi un altro prestito a Benevento. Coi campani Cragno conquista la promozione in A e il riconoscimento di miglior portiere della cadetteria. La storia recente è di nuovo a tinte rossoblù. Tornato sull’isola, il numero 28 diventa con merito il portiere titolare della formazione cagliaritana. Per lui 55 presenze e 89 gol subiti sommando le due esperienze in A coi sardi. Le partite portate a termine con la porta inviolata sono 12. A settembre 2018 viene convocato per la prima volta in Nazionale dal ct Roberto Mancini.
SIRIGU VS CRAGNO – Sirigu e Cragno sono entrambi portieri, interpretano però il ruolo in modi differenti. Il sardo è un estremo difensore più fisico. I suoi 192 centimetri gli permettono di coprire con facilità lo specchio di porta. Il collega toscano, alto 8 centimetri in meno, compensa il gap strutturale con un’agilità fuori dal comune. Entrambi si fanno valere in uscita. L’Uomo Cragno, inizialmente acerbo in questo fondamentale, è cresciuto fino a fare delle uscite alte uno dei suoi punti di forza. Una skill che accomuna i due numeri uno è la capacità di neutralizzare i rigori. Cragno, 6 penalty parati in carriera, neutralizza in media un rigore ogni cinque tentativi, proprio come il collega Sirigu. Considerando però solo l’ultimo anno e mezzo, la percentuale di rigori parati dal toscano supera il 30%.