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Criscitiello duro con il VAR: «Uccide il calcio, tecnologia valida ma messa nelle mani di…»

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Le dichiarazioni del giornalista Michele Criscitiello sull’utilizzo del VAR: ecco uno stralcio delle sue parole

Ha parlato Michele Criscitiello. Il giornalista italiano ha espresso il suo parere sul VAR mediante un editoriale pubblicato su Sportitalia.com. Criscitiello si esprime duramente non tanto sulla tecnologia nel mondo del calcio, quanto sul modo in cui viene utilizzata. Ecco, di seguito, un estratto del suo editoriale dove si concentra sulla rete annullata al Lecce nel 12o turno di Serie A contro il Milan.

«Nel week end sono stato a Lecce e, ogni volta, che metto piede nel Salento respiro l’aria magica di Lecce. Dalla gente come ti accoglie, alla società. Io ripago sempre: con me, sugli spalti, il Lecce vince che sia casa o trasferta. E se pareggia sono pari che valgono tanto. Sabato, di fatto, ha vinto e al mio amico Presidente Sticchi Damiani lo avevo detto due ore prima davanti al caffè. “Oggi c’è il talismano, ti va bene un 1-X?”. Ha sorriso. Era un sì. Dopo partita neanche mi sono avvicinato altrimenti mi trasferiva il veleno che aveva dentro. E ci credo. Tra Roma e Milan doveva fare 6 punti ne ha fatto 1. Il Var uccide il calcio. Lo dico da sempre. Abbiamo una valida tecnologia ma sfruttata male e messa nelle mani di incompetenti. Erano scarsi in campo figuriamoci dietro ad una scrivania a Lissone. Non mi importa se il gol è del Lecce, Milan, Juve o Salernitana. Il ragionamento è il principio. Se attaccante e difensore non possono più avere contatto fisico diamoci alla pallavolo con una rete di mezzo. Se un pestone diventa fallo, ne fischiamo 100 a partita così. Non si può annullare un gol del genere al 94′. Uccidi il calcio, non il Lecce. Tanto oggi va bene a te, domani va bene a me. Il principio è sbagliato. Come i gol della Juve contro il Verona. Devi agevolare lo spettacolo, un gol deve essere annullato solo se palesemente irregolare. Quando annulli un gol devi pensare alla gioia che neghi ad un tifoso, ad un bambino. Tra 20 anni a Lecce avrebbero parlato del miracolo di ieri. Da 0-2 a 3-2 con il Milan e Piccoli avrebbe fatto vedere questo gol ai nipoti tra 30 anni. Annullare un gol da 30 metri, per un pestone, è un crimine. E chiedo, per una volta, a chi legge di togliersi di testa l’idea “è perchè il gol l’ha fatto il Lecce, la Juve o la Roma”. Vale per tutti. Se l’Inter segnerà contro il Lecce e annulleranno un gol del genere vi scriverò le stesse 20 righe. Promesso».

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