Cronaca alla camomilla.

Nuovo anno, nuovo fischio d’inizio.
E’ Chievo-Cagliari la prima partita del 2014.

Statisticamente il Cagliari non ha mai vinto a Verona e dopo giorni di feste, abbuffate e astensione dal calcio giocato, cresce la voglia di spettacolo, la sete di vittoria.
Unica partita alle 15 di una domenica pomeriggio che precede l’ennesimo giorno di festa e tutti gli occhi degli sportivi son puntati su Verona.
Insomma, i presupposti per uno spettaccolo scintillante ci son tutti.
Invece, ancora una volta, ci ritroviamo a commentare l’ennesimo pareggio, giunto per di piu’ dopo 90 minuti alla camomilla, noiosi, non solo privi di spettaccolo, ma perfino di gioco.

E’ una partita mai partita quella tra queste due squadre che sembrano contendersi lo scettro di concilia sonno ed entrambe riescono in pieno nel loro intento.
Neppure quando al 20° circa del 2° tempo, un piccolo sussulto sembra risvegliare di colpo spettatori annichiliti al freddo di Verona  o addormentati al calduccio nelle proprie case.
Sussulto che poteva essere la svolta del match: Cesar atterra Pinilla in area ed è calcio di rigore.

Si incarica lo stesso Pinilla di battere il rigore….  stanno ancora cercando quel pallone sui tetti delle case di Verona.

Il sonnellino puo’ riniziare, tra uno sbadiglio e qualche rovinosa caduta dovuta al terreno non proprio in condizioni perfette a causa dell’incessante pioggia caduta per tutto il match, c’e’ spazio anche per il rientro di Ibarbo, che non si lascia pregare, si infila le ciabatte e partecipa subito al “riposino” di gruppo.

Fischio finale di Chievo-Cagliari, finalmente giocatori e pubblico possono andare a dormire nelle proprie case e si pensa gia’
al prossimo avversario.
Al Sant’Elia arriva la prima della classe, ed e’ una prima della classe in forma strepitosa quella che incontreremo, una squadra fortissima, un mostro da affrontare senza paura e sopratutto senza dormire, in fin dei conti, dovrebbero essere stati tutti rigenerati da settimane di lungo riposo, fino a ieri compreso….