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Da Cagliari a Pescara: Simone Aresti, il portiere-goleador
Quella di sabato fra Cagliari e Pescara non sarà solo un’importante sfida fra la prima e la terza del campionato di Serie B. Dietro il big match del Sant’Elia si nascondono le storie di diversi giocatori che in passato hanno vestito la maglia dell’avversaria. La “squadra di ex” difetta solo di centrocampisti: in tutti gli altri reparti è di tutto rispetto potendo contare su elementi come Aresti, Balzano, Capuano, Salamon, Melchiorri e Cocco. Il portiere di Narcao, in particolare, è stato inoltre accostato al Cagliari in diverse sessioni di mercato negli ultimi anni, anche se il suo ritorno non si è mai concretizzato.
CAGLIARI – Simone Aresti veste il rossoblù nella trafila del settore giovanile, arrivando addirittura a fare l’esordio in Serie A con la maglia della squadra della sua isola. E’ l’ultima giornata del campionato 2006/07, ad Ascoli il portiere sardo sostituisce Chimenti per il secondo tempo del match e fa la sua bella figura nonostante un gol di Paolucci. Quel pomeriggio resterà finora l’unica apparizione di Aresti nella massima serie. In seguito arrivano le parentesi alla Pistoiese e all’Alghero, prima che il ragazzo concluda il suo rapporto con il Cagliari e cerchi la sua strada.
SAVONA – L’occasione arriva al Savona, Seconda Divisione Lega Pro, dove Aresti ritrova mister Corda che lo aveva allenato ad Alghero e una nutrita colonia di sardi in biancoblù. Arriva subito una salvezza combattuta ma anche gli onori della cronaca nazionale: il portiere segna infatti ben due gol nella sua prima stagione ligure, prima direttamente su rinvio contro la Giacomense e poi con un’incursione in area avversaria allo scadere contro il Renate. L’anno successivo Aresti e il Savona centrano una splendida promozione in Prima Divisione, e cresce l’interesse per il numero uno da parte di diversi club di A e B.
PESCARA – Arriva la chiamata importante, quella dalla Serie A: è il Chievo a volere Aresti, salvo poi girarlo al Pescara in cadetteria. Qui il portiere sardo si gioca le sue carte per un posto da titolare, contendendo la maglia a Fiorillo. Nella scorsa stagione riesce a collezionare 17 presenze, mentre in quella in corso sono sette finora le apparizioni. Sabato per Aresti si profila un posto in panchina, ma non è una come le altre: si tratta di quella del Sant’Elia, dove da padrone di casa si è seduto tante volte.