2014
Da desaparecidos a Ibracadabra
Possono 15 minuti cambiare una stagione? Forse sì. I tifosi del Cagliari erano già pronti a contattare Rai Tre per chiedere se qualcuno avesse visto Agim Ibraimi, messo ai margini della rosa da Lopez nelle ultime gare di campionato. L’ala macedone, infatti, aveva collezionato fino a domenica appena 13 presenze, entrando per 12 volte dalla panchina, spesso nei minuti finali a gara già decisa, mentre l’unica volta da titolare contro il Bologna è durata appena 45 minuti. La rabbia e la frustrazione, accumulate fin qui dal numero 10, si sono viste nell’esultanza di domenica, dopo il gol del definitivo 3-0 contro l’Udinese, anche se in questi mesi non c’è mai stata alcuna polemica da parte del giocatore. Mister Lopez l’ha rispolverato dalla cantina, buttato in campo e, come una magia, ha chiuso il match: un assist per il primo gol di Vecino e la rete cercata con prepotenza in contropiede. In realtà, come spiegato dallo stesso allenatore uruguaiano, Ibraimi aveva lavorato molto bene in settimana, tanto che nell’amichevole infrasettimanale con la Primavera aveva messo a segno un poker.
Il gol di ieri, però, ha cambiato ulteriormente le gerarchie dell’attacco rossoblù e con ogni probabilità rivedremo più spesso in campo un giocatore che si spera ritrovato, o meglio trovato con qualche mese di ritardo. A gennaio si parlava di un suo ritorno al Maribor, da cui è arrivato in prestito in estate, ma la rete potrebbe rimettere le carte in tavola e far valutare alla società un possibile riscatto di Ibraimi. Una rete non fa primavera, ma la qualità in campo del macedone non è mai stata messa in discussione, nonostante Lopez l’abbia spesso rilegato in panchina, soprattutto per motivi tattici: il suo ruolo naturale, esterno offensivo, non è previsto nel modulo del 4-3-1-2, che da anni fa le fortune del Cagliari. Domenica lo si è visto sia dietro le punte, sia largo con Ibarbo dall’altra parte e proprio con il colombiano potrebbe formare un tridente vero da alternare alla soluzione canonica del trequartista. Le valutazioni spetteranno a Lopez e al campo, la speranza dei tifosi (e di Ibraimi)è che in questo girone di ritorno possa dare un contributo importante per la salvezza rossoblù, diventando meno desaparecidos e più Ibracadabra, senza nulla togliere al quasi omonimo fenomeno svedese.