2015
Dalla Z al ritorno della doppia Z: tra dubbi e contraddizioni
Dieci anni dopo Gianfranco Zola e il Cagliari si lasciano nuovamente, ma in una situazione totalmente diversa. Nel maggio del 2005 Magic Box firma i suoi ultimi gol da professionista al Delle Alpi contro la Juve, dopo aver portato in Serie A e salvato il Cagliari in due bellissimi campionati. Dieci anni dopo non va nello stesso modo: i rossoblù sono terzultimi con lo spettro della B sempre più vicino. Le cinque sconfitte nelle ultime sei gare costano l’esonero al tecnico di Oliena. Il talento di Zola giocatore non è minimamente paragonabile alla sua bravura da allenatore. E questo era scontato, altrimenti a quest’ora starebbe allenando in Champions League e non una squadra che rischia la retrocessione.
La squadra con lui in questi due mesi di panchina è sembrata fin troppo timorosa, nonostante un buon avvio con le vittorie su Cesena e Sassuolo. Ha avuto il merito di riportare i tre punti al Sant’Elia, ma nelle ultime gare i rossoblù hanno sempre aspettato di subire prima di giocare. Sabato contro la Sampdoria è mancata anche quella reazione, con undici giocatori abbandonati al loro destino. Le paure di veder rovinato un mito in campo per gli insuccessi in panchina sono diventate realtà. Un film già visto con Bisoli prima e Lopez poi. Ma questa brutta avventura non deve cancellare ciò che ha fatto dieci anni fa, quando con gol, assist e magie riportò la squadra nella massima serie. Quella che bisogna difendere oggi e che il sardo più amato in Inghilterra non è riuscito a fare nuovamente in altre vesti. Ci ha provato, accettando una situazione complicata e difficile. Ma il calcio è spietato, non guarda in faccia nessuno ma solo i risultati, soprattutto in situazioni simili.
Ora tra mille contraddizioni ritorna Zdenek Zeman. Segno della totale confusione che sta attraversando il Cagliari. In campo e fuori. Arrivati a questo punto, è normale chiedersi che senso aveva esonerare il boemo a dicembre? Era davvero necessario allontanarlo prima della sessione invernale di calciomercato evitando così di fare una campagna acquisti mirata al suo gioco? Perché interrompere un progetto a metà campionato per riprenderlo poi a marzo? Domande che attendono risposte. Così come si attendono le risposte dal campo. Sabato al Sant’Elia sarà davvero un’ultima spiaggia. Ci sarà l’Empoli, l’ultima squadra battuta da Zeman che giocherà nello stadio in cui il boemo da rossoblù non ha mai vinto. L’imperativo sarà vincere, per dare una sterzata alla stagione. Dalla Z si ritorna alla doppia Z. L’ultima lettera dell’alfabeto per cercare di rimanere nella prima.