2013
Davide Ballardini torna in pista dopo l’esperienza sarda
Nel cuore del tifoso cagliaritano non può non trovare spazio Davide Ballardini, allenatore scovato circa dieci anni fa da Massimo Cellino mentre guidava squadre di categorie inferiori e portato al grande calcio. Ballardini e Cellino, una storia di catullana memoria, tipica del “odi et amo” che, spesso e volentieri, hanno rappresentato i rapporti dei tecnici rossoblù col massimo esponente sardo.
In un primo periodo, il tecnico nativo di Ravenna, durò solamente nove partite: ingaggiato alla terza giornata, racimolò solo qualche punto e nessun successo. Motivo per cui venne sollevato dall’incarico. Stessa storia l’anno dopo in quel di Pescara prima di ritornare nuovamente in quel di Cagliari, per un’avventura certamente più fortunata rispetto a quella di due anni prima. Entrato in corsa per subentrare all’esperto Sonetti, Ballardini conquista diversi successi ambiziosi, e importanti pareggi contro Roma e Juventus. Risultati che lo portano a ottenere una facile salvezza. Tutto fa pensare a un rinnovo contrattuale e l’inizio di un progetto lungo e vincente. Niente di tutto questo: a fine stagione il tecnico lascia Cagliari.
Tre anni lontano da Cagliari lo portarono a conquistare una Supercoppa Italiana con la Lazio e diversi esoneri con Palermo, gli stessi biancocelesti e Genoa.
Nel 2011, invece, ritorna nuovamente in terra sarda: subentra questa volta a Massimo Ficcadenti. La sua avventura, però, è poco fortunata e dura a malapena quattro mesi. Le sconfitte, la scarsa mole di gioco e una situazione di classifica poco nitida portano il patrono Cellino a richiamare in panchina Ficcadenti.
Ballardini resta a spasso fino alla scorsa domenica quando è Enrico Preziosi a richiamarlo in panchina. Sarà la volta buona?