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Di Francesco: «Chiedo continuità e meno ingenuità»
Le parole dell’allenatore rossoblù Eusebio Di Francesco alla vigilia del match Cagliari-Napoli alla Sardegna Arena
Il 2021 di Cagliari e Napoli si apre con l’incrocio che le mette una di fronte all’altra, nella partita valida per la quindicesima giornata di Serie A. La pausa natalizia ha dato tregua al brutto momento vissuto dalle due squadre che non stanno navigando in acque dorate e serene. Gli azzurri di Gennaro Gattuso si allontanano sempre di più dalla vetta e si presentano alla Sardegna Arena con la voglia di riscattarsi dai due ko contro Inter e Lazio oltre che dal deludente pareggio interno contro il Torino. Il Napoli però inizia a ritrovare il sorriso grazie alla sentenza del CONI che ha restituito alla squadra partenopea non solo il punto in classifica inizialmente perso per non essersi presentato alla sfida contro la Juventus ma ha anche dato la chance di rigiocare o, per meglio dire, di disputare concretamente quella gara. Dall’altra parte c’è il Cagliari di Eusebio Di Francesco che, nonostante le prestazioni positive, sembra essersi bloccato in un ingranaggio che non permette di andare oltre il pareggio. I sardi si trovano a quota 14 punti con l’obbligo di guardarsi alle spalle e iniziare a dare una volta per tutte continuità a un percorso che fino a ora si è rivelato molto altalenante. È anche vero, però, che proprio nel momento di massima vitalità, i rossoblù sono stati colpiti dall’incubo Coronavirus che ha privato la squadra non soltanto di quello spirito e di quella sicurezza che aveva lentamente conquistato ma anche di quei giocatori diventati protagonisti assoluti e fondamentale del gioco e della strategia del gruppo di Eusebio Di Francesco. Nonostante i risultati non troppo soddisfacenti, il Cagliari non perde le speranze ed è fiducioso di poter ritrovare quei punti persi per strada. Proverà a fare questa impresa grazie anche al contributo di Radja Nainggolan, in rossoblù fino a fine stagione. Non sarà presente nella sfida di domani visto che il calciomercato prenderà ufficialmente il via lunedì 4 gennaio. Mancherà tanto la presenza del centrocampista guerriero Marko Rog, il cui infortunio rimediato proprio durante l’ultima sfida del 2020 all‘Olimpico, lo costringe a terminare in anticipo la sua stagione. Fiducia, equilibrio e costanza saranno fondamentali per la partita in programma domani, alle 15, tra le due squadre alla ricerca di una rivincita per poter iniziare al meglio il 2021. Ecco le dichiarazioni di mister Eusebio Di Francesco rilasciate ai giornalisti telematicamente presenti in sala stampa.
COME SI AFFRONTA IL NAPOLI – «È l’atteggiamento che fa la differenza. Credo che torneremo a giocare a quattro in difesa, Zappa giocherà dietro. Nandez, invece, starà in mediana. Abbiamo lavorato in base agli uomini a disposizione, abbiamo preparato la partita cercando di mettere in difficoltà il Napoli che è la squadra ad aver subito meno gol in campionato. È molto pericolosa sebbene abbia qualche assenza ma è pur sempre una rosa importante. Sappiamo quanti giocatori hanno davanti e che da un momento all’altro possono decidere la gara. Cercheremo di controbattere colpo su colpo una squadra forte. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le nostre qualità e ad andare soprattutto in verticale. Dobbiamo essere qualitativi, come siamo stati a Roma nei primi 25 minuti del secondo tempo. Ci serve continuità dal punto di vista fisico e mentale».
CONDIZIONE DEL CAGLIARI – «La condizione della squadra è ottimale nonostante le assenze che ci saranno. Oggi, durante la rifinitura, abbiamo perso anche Ounas. Valuteremo le sue condizioni in queste 24 ore ma non sarà convocato. Non ci saranno neanche Godin, Klavan e Faragò. Il gruppo ha una grande voglia di fare bene, l’unica pecca è la poca continuità nel corso della gara. Sono contento di come si sono allenati questa settimana in vista di una partita per noi molto delicata e molto sentita».
UN ATTACCO SPENTO – «Per me ha poca importanza che segni un centravanti o un altro giocatore. L’importante è fare gol ma ricordiamoci anche le grandi occasioni che abbiamo avuto. Capita di sbagliare quando si va davanti al portiere, l’importante è ritrovare la strada giusta e portare a casa i punti che abbiamo perso per strada».
LA VITTORIA CHE MANCA – «Quello che manca a questa squadra e che è la vera medicina è il gol. La vittoria ti aiuta a lavorare meglio, a dare maggiore convinzione a quello che fai ma dà soprattutto maggiori certezze ai ragazzi sia dal punto di vista della squadra che a livello individuale».
NAINGGOLAN – «Radja può giocare in più ruoli, anche da mediano. Il suo arrivo ci dà tanto. Speravo nel suo arrivo già da settembre. Mi dà la possibilità di avere più soluzioni e la possibilità di farlo giocare in più ruoli. Il tutto, ovviamente, dipenderà anche dalla sua condizione che oggi non sarà ottimale ma che piano piano andrà a crescere. Più lo avviciniamo alla porta avversaria, più diventa pericoloso. Valuteremo di volta in volta dove farlo giocare in base alle esigenze e agli uomini a disposizione. L’importante è metterlo in campo perché quando parliamo di Nainggolan parliamo anche di personalità, di conoscenza, di calciatore di grande livello. Dobbiamo farlo esprimere al meglio ma sarà lui a mettersi a disposizione della squadra per farla rendere al meglio. Per noi sarà un valore aggiunto e di questo sono felice».
ROG – «La sua è un’assenza importante. Mi dispiace perché stava crescendo tanto anche in un ruolo inizialmente non suo. Aveva fatto dei passi da gigante. La sua assenza si farà sentire e cercheremo di rimediare con la presenza di Radja anche se per domani non potrà essere disponibile. Faremo comunque delle valutazioni anche durante il calciomercato».
LUVUMBO – «Anche io sono curioso di vederlo giocare. Ho potuto allenarlo poche volte. Ha avuto una ricaduta sul suo problema. Ad oggi non è ancora pronto e lavorerà a parte ancora per una quindicina di giorni. Mi auguro che possa allenarsi con la squadra a partire dai primi di febbraio e, finalmente, avrò l’occasione di valutarlo come si deve. È un giovane, c’è tempo anche se si sta perdendo un percorso di crescita importante. Dobbiamo essere bravi a gestire il suo ritorno nel modo giusto per evitare altri problemi».
SOTTIL – «Per i giovani c’è un momento di maggiore esaltazione e uno in cui si dà un pochino di meno. È la normalità delle cose ma questo vale anche per i giocatori di esperienza. Riccardo deve migliorare tantissimo la sua fase di non possesso perché spesso gioca ancora un po’ da solo. Sta crescendo, deve continuare il suo percorso senza fermarsi capendo che si passa attraverso partite buone e meno buone. Questa è una scelta che è stata fatta da me e dalla società: abbiamo deciso di puntare sui giovani, sapendo che potevamo attraversare periodi meno buoni e più difficili. Mi auguro che domani Sottil possa essere un giocatore determinante».
MERCATO – «Stiamo facendo delle valutazioni sia in entrata che in uscita in tutti i ruoli. Cercheremo di tenere la rosa non troppo ampia, con i numeri giusti. Metteremo dentro giocatori che possano alzare la qualità della squadra. Già l’avere Radja è molto importante, sia dal punto di vista tecnico ma anche di personalità. Stiamo cercando dei giocatori adatti per il 4-2-3-1. Io sto cercando di fare di tutto per mettere la squadra nella sua condizione ottimale. Radja, ad esempio, è uno adatto per questo sistema di gioco: è calcisticamente evoluto e può essere sfruttato in più ruoli, sia a partita iniziata che a partita in corso anche in base all’avversario».
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