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Di Francesco: «È un peccato ma sono orgoglioso dei ragazzi»
Eusebio Di Francesco, allenatore del Cagliari, parla ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta subita in casa contro l’Inter
Amara sconfitta per un Cagliari che, nonostante il vantaggio iniziale, ha concesso troppo spazio alla squadra guidata da Antonio Conte che si è dimostrata compatta e capace di capovolgere totalmente la partita, portando a casa tre punti fondamentali per la classifica di Serie A. L’Inter si prende la sua rivincita dopo la delusione per l’eliminazione dalle Coppe e al Cagliari di Eusebio Di Francesco che ha comunque fatto una buona prestazione, non resta che leccarsi le ferite e riflettere sugli errori commessi. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore rossoblù al termine della partita.
SODDISFATTO DEI RAGAZZI – «Sono convinto che i ragazzi, oggi, abbiano dato tutto quello che dovevano dare. I discorsi tecnico-tattici li lasciamo un po’ da parte, nel momento in cui sembrava che la partita fosse indirizzata in un certo modo, al di là delle scelte di Conte nel cambio di sistema di gioco, abbiamo preso due gol su calci d’angolo e questo sta a significare che si è abbassata un po’ l’attenzione. La squadra ha fatto una grande partita con tanti giovani in campo, con grande personalità. Nel secondo tempo ci siamo abbassati un pochino troppo e abbiamo sofferto la loro ampiezza. I sistemi vanno a morire quando all’interno ci metti della qualità importante. L’Inter ha avuto ragione in questo, ha fatto tre gol nell’ultimo quarto d’ora».
ESPERIENZA – «Si passa anche attraverso queste sconfitte per arrivare alla crescita dei ragazzi. Nel momento in cui abbiamo subito i gol, però, non erano tutti ragazzini, avevo messo dentro Klavan, Nandez, uomini maturi. L’esperienza c’era. In alcuni momenti, devo dire la verità, abbiamo avuto un po’ di fortuna con il nostro portiere ma la squadra è venuta fuori con tutta la sua personalità e anche con un buon palleggio. Questo mi è piaciuto tantissimo».
VALUTAZIONI – «Rifare un cambio modulo? Se ci basiamo solo sul risultato, dovrei dire di no. Ma la squadra dopo il cambio dava l’impressione di non aver sofferto l’Inter: loro hanno fatto gol non su azioni individuali ma su calcio piazzato, anche se nella prima parte della gara sono arrivati troppo facilmente al gol. Ho pensato di dare maggiore forza e protezione ai miei ragazzi, ma non è bastato. Abbiamo perso delle situazioni che sono andate a loro vantaggio. Dopo siamo cresciuti dal punto di vista della pressione, siamo stati più aggressivi e l’abbiamo fatto con qualità, con tempi giusti, cosa che all’inizio non avevamo fatto. Dobbiamo ancora migliorare».
I GOL – «Dispiace tanto per l’impegno, per la capacità di essere andati in vantaggio ed essere pericolosi. Peccato aver preso gol sui calci piazzati, siamo stati poco smaliziati: ma ripartiamo dalla crescita dei giovani, questo è il nostro orgoglio. Pensavo che nel momento di maggior controllo, l’Inter non sarebbe stato più pericoloso ma purtroppo non è stato così».
L’AZIONE DI CRAGNO – «Ha scelto lui, nessuno da dietro mi ha detto che mancava un minuto e mezzo e gli ho dato l’ok. Magari sarebbe successo comunque ma anche noi abbiamo avuto l’occasione con Cerri di poter segnare e chiudere. Di quelli che sono entrati è stato tra i migliori come impatto. Quello che mi ha fatto arrabbiare riguardo il terzo gol è che gli altri, vedendo arrivare il portiere, avrebbero dovuto avere un altro atteggiamento. Avrebbero potuto mettersi con gli altri uomini in una maniera più adeguata. La partita però non è stata persa per quel motivo ma per altre situazioni che andranno migliorate. Per come si era messa è un vero peccato, mi dispiace per i miei ragazzi perché l’avevamo preparata con il desiderio di fare l’impresa».
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