2015

Di necessità virtù: il 4-4-2 di Rastelli

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Mezzogiorno di fuoco. Orario da anticipo di Serie A per Cagliari e Cesena, due squadre che dopo la retrocessione della scorsa stagione puntano a tornarci il prima possibile. Big match, nonostante le assenze da una parte e dall’altra. Tra giocatori infortunati, squalificati e nazionali, Rastelli è stato costretto al cambio modulo, facendo di necessità virtù e forse trovando il giusto assetto per le prossime partite.

 

Il 4-4-2 è stata una mossa intelligente da parte del tecnico rossoblù che, privo della spinta dei terzini, ha schierato due esterni a centrocampo per trovare il gioco offensivo sulle fasce. Pisacane e Capuano hanno garantito qualcosa in più in fase difensiva, ma come spinta nessuno dei due è in grado di sostituire Balzano, out ancora per un mese. Così la scelta di passare dal trequartista agli esterni di centrocampo si è mostrata logica e azzeccata. Nella prima mezz’ora la squadra ha avuto difficoltà in fase di costruzione. Il gioco è ancora poco esaltante, lento e privo di ritmo. Un tocco o un secondo in più prima di passare il pallone è il dettaglio che può farti la differenza tra un possesso sterile o efficace. Per fortuna che c’è Farias, stavolta schierato in campo dall’inizio e per la prima volta in questa stagione da esterno. Il brasiliano, dopo sette partite, appare come l’unico giocatore in grado di spezzare il ritmo blando imposto dal Cagliari e risolvere con un lampo la partita. Contro il Cesena è arrivato il suo quarto gol stagionale, ancora una volta decisivo per la classifica rossoblù. Dall’altra parte Joao Pedro non ha garantito solo qualità offensiva, ma anche tanta interdizione. Una ricetta che se si unisce all’immensa potenzialità della coppia Melchiorri-Sau, diventa devastante. I due stanno trovando gli automatismi giusti: basta guardare i gol del 2-0 e del 3-1. L’attacco del Cagliari è di un’altra categoria, quella in cui i rossoblù devono tornare.

 

La nota negativa proviene ancora una volta dalla condizione fisica, non solo per il gioco lento e prevedibile. La squadra è stata decimata dai crampi. Storari, Pisacane, Salamon, Fossati, Dessena, Joao Pedro, Sau, tutti colti dai dolore durante e a fine partita. Sicuramente ci sarà da rivedere qualcosa con il preparatore atletico, anche se per Rastelli è un problema dovuto a clima e tensione della partita. Intanto la difesa si può godere il rientro (e che rientro!) di Luca Ceppitelli. Un lusso per la B, ma anche un’incognita dopo l’operazione per l’ernia inguinale che l’ha tenuto fermo dall’inizio della preparazione. La risposta, nell’esordio stagionale di oggi, è stata senz’altro positiva.

 

Nessuno è perfetto, nemmeno questo Cagliari che però viaggia a vele spiegate. Sedici punti in sette partite e primato solitario. Numeri importanti per una squadra che non sarà la schiacciasassi descritta dagli avversari ad inizio campionato, ma che ha dimostrato ancora una volta che non ci sono assenze che tengano. «La necessità è la madre delle abilità» dicevano i latini. Abilità che Rastelli ha saputo utilizzare nel migliore dei modi, trovando nel 4-4-2 un’importante alternativa. Forse ancora più efficace.

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