2014

Diego Lopez: «Domani partita tosta, serve lo stesso spirito di Catania»

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Alla vigilia del match del Dall’Ara, mister Lopez si è presentato in sala stampa al termine della seduta di rifinitura che chiude definitivamente la preparazione della gara. Il tecnico uruguaiano ha osservato i rossoblù tutta la settimana anche per capire quali scelte prendere vista l’assenza di Conti e Pisano, ma ciò che conta è l’atteggiamento del collettivo.
SPIRITO DI CATANIA – Il match del Dall’Ara non sarà una passeggiata: «Domani sarà una partita tosta, dovremo stare attenti e cercare di entrare in campo con lo spirito con cui abbiamo affrontato il match di Catania. Come allora si tratta di uno spareggio salvezza, anche se tutto sommato è gara per noi importante ma per loro fondamentale. Possiamo dire di avere a disposizione due risultati su tre». Le parole di Lopez provano a stemperare l’ambiente attorno alla squadra cercando inquadrare la gara non come ultima spiaggia. Non è passata inosservata la visita del patron rossoblùLa presenza di Cellino in settimana ha fatto bene a tutti, è importante. Il presidente c’è e lo sentiamo vicino»

BOLOGNA – Il tecnico si sofferma su alcuni aspetti dell’avversario: «Contro il Bologna abbiamo perso 3-0 l’anno scorso e all’andata, preferisco ricordare la vittoria in casa della scorsa stagione. Loro perdendo Diamanti, hanno rinunciato a un grande giocatore capace di portare punti, ma al tempo stesso ne hanno guadagnato in spirito di squadra: se prima si affidavano all’estro del fantasista, ora sono più compatti e affiatati. La squadra di Ballardini è capace di adottare moduli diversi, abbiamo preparato le contromisure in settimana. Loro devono vincere a tutti i costi, ma è tutta da giocare e noi non facciamo 3 punti fuori casa da troppo tempo. Il nostro comandamento principale deve essere quello di non regalare niente all’avversario: contro la Lazio, seppur davanti a una grande squadra che in trasferta aveva appena vinto a Firenze, siamo stati ingenui sul primo gol e abbiamo regalato la palla del secondo. Ecco, questi sono errori che domani è assolutamente vietato commettere».

Dal nostro inviato ad Assemini, Sergio Cadeddu.

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