2014

Eriksson, riabilitazione e pensieri neri: «Sono sconfortato, ma non mi resta che allenarmi»

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Non è un momento facile per Sebastian Eriksson: il mondo gli è crollato addosso a fine maggio, quando si trovava in Svezia per unirsi alla nazionale del suo paese e durante un allenamento ha sentito un crac, purtroppo a lui noto, dal ginocchio destro. Diagnosi impietosa: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un infortunio molto simile a quello subìto tre anni fa all’altra gamba, ed ora inizia un percorso doloroso che Seb conosce bene.

IL CRAC – Il centrocampista del Cagliari ha raccontato le sue sensazioni al periodico svedese ttela.se, non nascondendo lo sconforto per un calvario che è appena agli inizi. «E’ stato davvero un brutto istante», ricorda Eriksson, «Mi sono reso conto immediatamente di quello che era successo al ginocchio, l’ho riconosciuto dopo l’altra volta. Non vedevo l’ora di passare un’estate svedese, a rilassarmi con la mia famiglia e godermi la vita. Adesso invece mi ritrovo nuovamente in Italia, seduto tutto solo con un ginocchio rotto».

LA RIABILITAZIONE – Per Eriksson, operato con successo una settimana fa per la ricostruzioene del legamento e la riparazione del menisco esterno, ha inizio una lunga marcia verso il recupero completo. Lui la descrive così dall’alto delle esperienze precedenti: «Il giorno dopo l’intervento ho iniziato la riabilitazione, ora faccio esercizi sei o sette ore quotidianamente. I primi giorni era tutta una questione di muovere la coscia e sollevare la gamba. Fa molto male e faccio fatica a muovermi, tutto richiede tempi lunghi. Ora mi ci vogliono quasi dieci minuti per percorrere 100 metri, ma spero che la cosa migliori presto».

I DUBBI – Non è facile in questo momento guardare al futuro, nella mente dello svedese s’insinuano così dubbi che solo il tempo ed il lavoro potranno dissipare: «In questo momento non riesco a sentirmi ottimista per il futuro, e mi chiedo perché debbano capitarmi infortuni del genere. Non so se ho l’energia per passarci di nuovo, ma non ho scelta: a volte la vita non va come previsto. Ora non mi sento di dire se sarò ancora in grado di giocare ai massimi livelli. Mi ritrovo due infortuni seri, a entrambe le ginocchia. Proverò ad allenarmi con costanza, così nel tardo autunno potrò valutare come mi sentirò e cercare di capire se sarò in grado di tornare al top».

 

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