2015

ESCLUSIVA – Sonetti: «Cagliari, che triste vederti in Serie B. Giulini, continua con Festa e Suazo!»

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Un boccone amaro, amarissimo, da mandare giù. La Serie B è un epilogo di una stagione storta, che ha avuto pochi alti e tante fasi negative. Ne abbiamo parlato con l’ex mister rossoblù, Nedo Sonetti. Con il tecnico di Piombino abbiamo provato a capire la situazione in casa rossoblù e come si può risalire la china già dal prossimo anno.

 

IL DISPIACERE – «Vedere il Cagliari retrocesso in Serie B non mi fa bene. A quella maglia, a quella regione e quella città ci sono legato, nel bene o nel male. Ci sono ragazzi come Suazo, che conosco bene, che insieme a Festa sono alla guida della squadra. Ci sono giocatori come Daniele Conti, Andrea Cossu e altri ragazzi che io ho avuto sotto la mia guida e mi spiace vederli in questa situazione».

 

RESPONSABILITA’ – «La scelta di Zeman? Alla luce di questo risultato finale, pesano tutti. Allenatore compreso. Non c’è nessuna parte della società che può escludersi dalle responsabilità di questa retrocessione. Io credo che all’inizio si è pensato ad un progetto che da mettere in pratica si è rivelato complesso. Giulini è un presidente giovane e gli auguro di poter riportare al più presto il Cagliari in Serie A. Squadra troppo giovane? Assolutamente no. Era un mix buono: racchiudeva sia figure giovani e sia persone di esperienza. Il Cagliari in queste ultime giornate ha mostrato, attraverso il gioco e i risultati, di essere una squadra che si sarebbe potuta salvare».

 

ALLENATORE DEL FUTURO – «Festa e Suazo hanno dato il loro contributo e sono contento per loro. Conosco bene entrambi, specialmente Suazo il quale mi ha dato grandi soddisfazioni da giocatore. Festa-Suazo coppia per il futuro rossoblù? Certamente, lo stanno dimostrando ora in Serie A e lo possono fare altrettanto bene in Serie B. Il discorso fondamentale è conoscere il calcio. Ci sono tecnici che vanno ad allenare grandi squadre e che non hanno avuto esperienza nel ruolo, se non quello di allenare le giovanili. Questo diventa un problema. Gli allenatori giovani vanno guidati e consigliati».

 

IL MONDO DELLA SERIE B – «Come si vince il campionato di Serie B? Mi piacerebbe essere lì a Cagliari per poter vivere in prima persona questa situazione. Non tanto da allenatore ma da consigliere dei due allenatori e, perché no, anche del presidente. Non c’è una formula per vincere il campionato. Posso dire che di otto campionati che ho vinto, cinque li ho vinti portando la mia squadra dalla Serie B alla Serie A. La promozione di Carpi e Frosinone, sono l’esempio lampante che se ci sono delle scelte e dei programmi giusti e curati, si possono raggiungere traguardi importanti. In Serie B non c’è bisogno di avere il campione in squadra. Il calcio è bello ma deve essere fatto col cervello. Giulini è un presidente giovane ed essendo alla prima esperienza in questo ruolo, ci può stare che i risultati non arrivino subito. Quando ci sono retrocessioni così, ci sono stati errori da parte di tutti. Tornare in società a Cagliari? Questo lo dovete dire voi. Non posso più fare l’allenatore, ma non è quello che vorrei fare in una situazione come quella che c’è a Cagliari. Nel caso preferirei stare nello staff tecnico per dare una mano a Festa e Suazo. Voglio fare un grosso in bocca al lupo al presidente Giulini e ai due mister, Festa e Suazo, che spero restino alla guida della squadra».

 

Ringraziamo mister Sonetti per la sua disponibilità.

 

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