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ESCLUSIVA – Esposito: «Il Cagliari si salverà, ma attenzione al Pescara»

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Il doppio ex Mauro Esposito tra Pescara e Cagliari, due delle tappe che hanno profondamente segnato la sua carriera

Pescara rappresenta il primo amore, da quando l’allora ds Pierpaolo Marino, pur di portarlo in Abruzzo, ne chiese ed ottenne la patria potestà. Ma a Cagliari Mauro Esposito si è imposto nel calcio che conta, fino a guadagnarsi l’azzurro dell’Italia di Lippi, che si apprestava a disputare il Mondiale tedesco.

La sfida di domenica pomeriggio tra Pescara e Cagliari non è un semplice scontro diretto, almeno non per lui. In biancazzurro Esposito ha fatto la trafila delle giovanili, dai Giovanissimi all’esordio in Serie B, mettendo insieme 64 presenze e 16 reti.  A Cagliari l’avventura di Ciccio-gol è cominciata nella serie cadetta ed è finita in quella Serie A in cui nella parentesi biennale di Udine non era riuscito ad imporsi. A differenza delle due stagioni bianconere, l’impatto con la Serie A in maglia rossoblù è stato da urlo: ben 16 le reti realizzate. In generale, nei sei anni in Sardegna – dal 2001 al 2007 – Esposito ha collezionato 217 presenze e segnato 66 reti. 58 delle quali messe a segno in campionato, numeri lo collocano al quinto posto della classifica all time dei marcatori in campionato del club isolano.

Abbiamo contattato Esposito in esclusiva per avere il parere di un doppio ex di spicco sulla gara dell’Adriatico:

Domenica si sfidano due squadre che hanno rappresentato e rappresentano tanto per te. A Pescara sei cresciuto umanamente e calcisticamente ed hai esordito in Serie B, nel Cagliari sei esploso affermandoti in Serie A ed hai conquistato la Nazionale. Due tappe che hanno segnato profondamente la tua carriera. Come hai visto finora il campionato delle due neo promosse?

«Io seguo molto il Pescara perché ci lavoro. E’ una squadra che gioca benissimo, Oddo ha lavorato molto bene. Difficilmente vedi una squadra che lotta per non retrocedere che gioca bene come il Pescara. Oltre a due-tre partite steccate ha sempre giocato bene, però questo conta relativamente: in Serie A servono i punti. Il Pescara gioca bene ma non riesce a concretizzare tutta la mole di gioco che produce: se riuscisse a trovare qualche vittoria, essendo una squadra giovane ed inesperta a questi livelli, prenderebbe coraggio. Sono convinto che appena arriverà la prima vittoria si scrollerà di dosso le paure e le pressioni. Il Cagliari ha iniziato benissimo il campionato, soprattutto in casa, dove riesce a vincere ed imporre il proprio gioco con una certa facilità. Fuori casa invece rende meno, non riesce ad esprimere tutte le proprie qualità. Se riuscisse a fare qualche punto fuori casa si potrebbe togliere delle grandi soddisfazioni».

Nel turno di Coppa Italia giocato ieri Rastelli ed Oddo hanno adottato la stessa soluzione, quella di mandare in campo due squadre fortemente rimaneggiate al fine di preservare i titolari in vista della partita dell’Adriatico. Se la scelta di Oddo appare comprensibile, quella di Rastelli – considerata la rassicurante classifica dei sardi – lo è meno. Cosa pensi al riguardo?

«Nel nostro campionato c’è la tendenza a snobbare la Coppa Italia. Per quanto riguarda il Pescara, Oddo ha schierato qualche giocatore che ha giocato meno per vederlo all’opera. Ha tenuto conto anche della partita di domenica, importantissima per una squadra ancora alla ricerca della prima vittoria sul campo. Un successo contro il Cagliari potrebbe rappresentare una svolta. La partita del rossoblù non l’ho vista, però sicuramente anche Rastelli ha tenuto in grande considerazione la gara di domenica nelle scelte di ieri».

Poco meno di un anno fa Cagliari e Pescara lottavano a distanza per conquistare la Serie A, oggi lottano per mantenerla. Come nella scorsa stagione il Cagliari appare più attrezzato, ma la squadra di Oddo gioca un calcio pregevole. Tante le analogie con il passato campionato, pensi che i sardi soffriranno il gioco e la fame degli abruzzesi?

«Il Pescara quest’anno non ha mai vinto una partita ma ha sempre espresso un bel gioco, e lo farà anche domenica. Oddo, con una squadra composta da parecchi giocatori brevilinei e dotati tecnicamente, tenta di ottenere i punti attraverso il gioco. Il fatto che non abbia ancora vinto una partita è dovuto all’inesperienza della squadra, che soffre mentalmente perché non vede ripagati gli sforzi sul campo, ma Oddo punta forte sul gioco. Il Cagliari dovrà stare attento alla voglia di vincere dei biancazzurri, che creano tanto e sono veloci».

Il punto sulla lotta salvezza: il Pescara è atteso da quattro scontri diretti che, se sfruttati a dovere, potrebbero rilanciare gli abruzzesi e rimescolare le carte nelle zone basse della classifica, cambiando le attuali gerarchie.

«Per il Pescara arriva un periodo importantissimo, forse quello più importante dall’inizio della stagione. Arrivano quattro scontri diretti (contro Cagliari, Crotone, Bologna, Palermo, ndr) ed avrà l’occasione di rilanciarsi. Nessuna delle quattro dietro corre, anzi: stanno tutte in tre punti, la lotta per non retrocedere è apertissima. Mettendo in conto che qualcuna di quelle davanti può rallentare, loro sono convinti di poter uscire da questo momento delicato».

Credi che il Cagliari sia una delle squadre che potrebbe rallentare, immischiandosi nella bagarre dei bassifondi di classifica?

«Mi auguro di no, perché è una squadra composta da ottimi giocatori. A differenza del Pescara ha giocatori che hanno fatto la Serie A per tanti anni, hanno grande esperienza e conoscono alla grande il campionato. Non credo che il Cagliari avrà grossi problemi ad ottenere la salvezza. E’ ovvio, poi, che le sorprese stanno dietro l’angolo, non bisogna mai mollare: quando pensi di potercela fare poi bastano alcune sconfitte di seguito che ti ritrovi nei bassifondi della classifica. Penso che se il Cagliari riuscirà a raccogliere qualche punto anche lontano dal Sant’Elia si salverà alla grande anche con grande anticipo».

Si ringrazia Mauro Esposito per la cortese disponibilità.

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