Ex Rossoblù

Esposito: «Il Cagliari quest’anno mi piace molto come gioca, ha preso il carattere e le idee dell’allenatore»

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Hanno parlato oggi in un’intervista gli ex giocatori del Cagliari Esposito e Abeijon, queste le loro parole sui rossoblù

Alle 18:30 è andata in onda la puntata a Il Cagliari in Diretta con ospiti gli ex Cagliari Esposito e Abeijon. Ecco la loro intervista riportata da Radiolina:

ESPOSITO: «Il Cagliari troverà un’ambiente caldo. L’Udinese è partito con la marcia giusta è una squadra che corre tanto, ottenendo ottime prestazioni. Il Cagliari quest’anno mi piace molto come gioca, ha preso il carattere e le idee dell’allenatore. Conosco bene Nicola ed è un’allenatore che negli ultimi anni sta facendo molto bene e ha portato subito la sua impronta a Cagliari. sarà una partita difficile ma penso che il Cagliari possa fare risultato.»

SUL CONFRONTO RANIERI NICOLA: «Ranieri e Nicola sono due allenatori diversi. Normale che sia servito un po’ di tempo per entrare nei meccanismi del nuovo allenatore, con Ranieri era un po’più attento e concentrato che giocava sulle ripartenze. Con Nicola invece un Cagliari che prova a giocare e che possa giocarsi la partita dal primo all’ultimo minuto a prescindere da chi abbia davanti. »

SUI VECCHI RITIRI: «Confrontarsi vale tanto. A volte diamo la colpa a gli altri ma la verità è che in campo vanno i giocatori anche se spesso diamo le colpe a gli allenatori o a fattori esterni. Nei sei anni miei son stati anni straordinari e non ci sono stati tanti problemi. Le poche volte che li abbiamo avuto bastava un urlo per capire cosa avevi sbagliato.»

SUL NUOVO RUOLO DI ALLENATORE: «Sono 10 anni che alleno nel settore giovanile del Pescara. Quando devi lasciare fuori un ragazzo giovane è difficile rispetto a lasciare fuori un ragazzo più grande, che non ti fa star male come un ragazzo di 13-14 anni. Per quanto riguarda la qualità del gioco di ora penso che si sia abbassato, per questo dico ai miei ragazzi di continuare perchè la possibilità è più grande. Ora parecchi non hanno la testa che avevamo noi. »

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