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Pisacane: «Bene l’anno scorso ma si ricomincia da zero. Su Vinciguerra dico che…»

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Fabio Pisacane, allenatore della Primavera del Cagliari, ha parlato dopo l’amichevole del CRAI Sport Center contro la prima squadra

Nella giornata odierna Fabio Pisacane ha rilasciato delle dichiarazioni sulla prestazione dei sui ragazzi dell’U19 ad Assemini. L’allenatore della Primavera del Cagliari si è espresso dopo l’amichevole del CRAI Sport Center contro la prima squadra di Davide Nicola. Le sue parole:

IMPRESSIONI SQUADRA – «Mi è piaciuta e sono felice di aver aperto le danze con la nostra Primavera, dando il benvenuto a mister Nicola ed al suo gruppo di ragazzi. C’era una bella atmosfera, il nostro in bocca al lupo è di vero cuore affinché i ragazzi possano fare un buon campionato sia noi che la prima squadra».

DAVIDE NICOLA – «Con Davide (Nicola n.d.r.) ho avuto il piacere di condividere lo spogliatoio da compagno di squadra e poi – quando io mi sono spostato – tornando al Lumezzane me lo sono ritrovato come allenatore. Fa un certo effetto perché ad undici anni di distanza ho ritrovato un compagno, un mister. Lui è stato una persona che mi ha reso un uomo migliore, se oggi sono il Pisacane che tutti conoscono (anche per la vicenda che mi ha visto protagonista), lui è stato la persona che mi ha tracciato la strada affinché ne uscissi da vincitore. Non smetterò mai di ringraziarlo perché per me è una bellissima persona oltre che un grande allenatore».

DIFESA A 3 – «Noi come sapete giochiamo con tantissime rotazioni, per cui ci capitava anche l’anno scorso di giocare così quando eravamo contro due attaccanti. Siamo abituati a farlo e si cerca di camminare in simbiosi con la prima squadra, come dico sempre noi siamo il magazzino della prima squadra. Nel momento in cui dovesso avere bisogno dei Catena, dei Veroli, dei Korfalidis e dei Del Pupo e dei Kin (Mutandwa n.d.r.), loro aprono la porta e sanno che trovano qualcuno che conosce già le richieste. ».

PASSAGGIO DA U 20 A U19 – «Penso che cambi poco e poi dipende da che politica si vuole sposare. Noi l’anno scorso abbiamo giocato con tantissimi giocatori sotto età, avevamo pochi 2004 in rosa e lo stesso Pulina poi ci ha lasciati a gennaio. Penso che non cambi tantissimo, abbiamo fatto in modo di portarci avanti con il lavoro l’anno scorso. ».

VINCIGUERRA – «Cosa gli manca? Sa le cose che deve migliorare e lo step che deve fare. Sembra che questo sia piccolo ma si rendono conto che non è così quando poi devono fare quello step. Oggi l’abbiamo usato poco in accordo con lo staff medico a casa di un provlema dal quale ha dovuto recuperare quest’estate. Mi auguro che lui al più presto torni i giocatore che abbiamo ammirato l’anno scorso. Sono contento, deve continuare con questa fame e questo orgoglio. Difficile dire dove possa arrivare, per le caratteristiche che ha può essere un osso duro per tutti».

GOL MUTANDWA CONTRO LA FIORENTINA – «Emozione? E’ normale che sia stato il frutto di un lavoro iniziato di questi tempi un anno fa. Ha capitalizzato il lavoro fatto con mister Ranieri quando l’ha preso. Non mi sembrava vero m la sua è una storia che meritava un lieto fine, non dico che me lo sentivo ma percepivo qualcosa».

SIMONETTA E ACHOUR – «Sono tutti ragazzi che, se danno quel contributo che possono dare, allora possono spostare gli equilibri. Achour in area di rigore è letale e sta migliorando ne venire a legare il gioco, come Vinciguerra è un grandissimo lavoratore, uno che si vuole migliorare giorno per giorno, si ferma a fine allenamento per fare lavori individuali. Simonetta è uno che sa mettersi al fianco dell’avversario con la posizione buona, mettendoli in difficoltà. E’ un ragazzo che deve capire che ancora non ha fatto niente e che la storia è lunga, sa che non deve andare fuori giri».

OBIETTIVI – «L’anno scorso hanno iniziato con me dal primo giorno e poi il lavoro richiede del tempo, non si può ottenere tutto in un mese se vuoi portare delle idee. L’obiettivo che ci eravamo prefissati era quello di vederli raggiunti nel tempo. Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto l’anno scorso ma come dico ai ragazzi il calcio è come andare dal dottore. Non ti dice come stavi ma come stai, tutto quello fatto fino a ieri non conta niente. Si riparte da zero e metteremo le basi per fare un campionato alzando l’asticella».

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