Ex Rossoblù

Marchetti: «Vorrei riscrivere la parentesi dell’ultimo anno a Cagliari perché…»

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Federico Marchetti, ex giocatore del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni relative al proprio periodo vissuto con la maglia rossoblù

Nella giornata odierna il portiere classe 83′ Federico Marchetti ha parlato a lungo con il portale LaLaziosiamonoi. L’ex giocatore del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni relative al periodo vissuto indossando la maglia dei rossoblù. Le sue parole:

CAGLIARI – «Quale parte riscriverei della mia carriera? Sinceramente vorrei riscrivere l’inizio, la parentesi di Cagliari dell’ultimo anno è stata una bella botta, ho perso Nazionale, ho perso la continuità che mi aveva portato a essere vice-Buffon al Modiale in Sudafrica. Dopo ho dovuto ricominciare da capo, sono arrivato in una grande piazza e non era semplice trovare chi credesse nelle mie possibilità. Ricordo le prime giornate, dopo aver person in casa contro il Genoa sono arrivate le prime critiche, mi dicevano che non ero più io che si vedeva che ero stato fermo un anno. In realtà mi serviva ritrovare il campo, quelle 6-7 partite da giocare con continuità.».

PORTIERI ITALIANI – «Donnarumma era entrato in Nazionale con Ventura, dopo l’Europeo del 2016 di Conte. L’ho visto sul campo e aveva 17 anni, con un campionato di Serie A alle spalle. Si vedeva che avesse qualcosa di diverso, doti innate incredibili. Credo abbia vissuto i primi anni cavalcando l’onda di queste doti. Poi per il portiere si deve migliorare e smussare i difettucci che si possono avere a livello tecnico e generale. Su questo si è un po’ fermato, è rimasto il Donnarumma dei primi anni. Ha fatto un Europeo stratosferico e grazie a lui l’Italia ha vinto, ma poi vedendolo negli anni successivi l’ho visto sempre sotto quel livello. Per un portiere poi gli errori poi ci stanno, ma bello e coraggioso come in quell’Europeo non l’ho più visto. Va detto che il contesto in cui è andato, al Psg, non è semplice. Questa estate è l’unico però che ci ha tenuto in piedi, ha fatto veramente bene, ma quando si perde il portiere migliore in campo lascia il tempo che trova».

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