Hanno Detto
Felici: «Sappiamo di essere forti, andremo a giocarcela con l’Atalanta! Nicola prima mi diceva sempre…»
Mattia Felici, attaccante del Cagliari, è stato ospite di una trasmissione radiofonica per parlare del momento della formazione sarda oltre che di sé
Il giocatore classe 2001 Mattia Felici sta brillando nelle ultime partite dopo un periodo iniziale di ambientamento nel campionato di Serie A. Oggi l’attaccante del Cagliari è stato ospite della trasmissione radiofonica “Il Cagliari in Diretta” sulle frequenze di Radiolina. L’ex giocatore di Lecce e Feralpisalò parlerà del momento della squadra di Davide Nicola oltre che del suo percorso con i rossoblù. Le sue parole:
LE PAROLE DI FELICI
ABBIGLIAMENTO – «Viola ha grande stile, mi piace come si veste».
MANCOSU E LIVERANI – «Avevamo giocato assieme a Lecce oltre che alla Play, glielo ho chiesto ma ora non gioca più. Mi dava consigli, stiamo rimasti in buoni rapporti. Liverani? Giocavo per lui a Lecce e mi ha fatto esordire a 17 anni, poi mi sono fatto male e non ho giocato per molto e lui è stato esonerato, dopo ci siamo persi. Mi sono divertito nel settore giovanile della Lazio e poi sono passato al Tor Tre Teste, società ai tempi di Liverani. Quando ti chiama la Lazio non puoi rifiutare anche se io sono romanista, avrei preferito la Roma».
IL MIO MOMENTO – «Nicola mi aveva detto che mi sarei dovuto adattare ma mi sono sempre allenato al massimo e voglio tenermi il posto in squadra. Nicola mi bacchetta sempre ma è un grande allenatore, penso sempre prima della partita a quello che mi ha detto in precedenza. Avevo paura di non avere il mio momento ma è andata bene perché ho continuato ad allenarmi. Sento che tutto è magico quando toccavo palla ed urlano i tifosi».
ATALANTA – «Una delle squadre più forti del ampionato ma loro sono stanchi e noi andremo lì a giocarcela perché sappiamo di essere forti. Cerchiamo sempre di dare qualcosa in più, abbiamo queste tre partite difficili dopo la vittoria con il Parma».
PRIMO GOL – «Dal campo soffro meno la pressione rispetto a vederla da fuori, da lì capivo l’apprensione dei tifosi. Ho sfiorato il gol con Monza e Milan, lì è stato bravo Maignan, so che prima o poi arriverà il momento del mio gol. Non vedo l’ora di mostrarvi la mia esultanza».
RUOLO – «Mi trovo meglio a sinistra per rientrare e calciare verso il secondo ma gioco anche difensore centrale se me lo chiede il mister. Non cambia granché per me il modulo anche se il mio preferito è il 4-3-3!».
CLASSIFICA – «E’ molto corta, con una partita sei fuori e con una dentro alla zona retrocessione. Dovremmo essere bravi noi a tenere duro!».
TORINO – «Avevamo iniziato bene l’anno ma poi con il Torino sbagliavamo i passaggi più elementari. Ci può stare, eravamo stanchi mentalmente e ci siamo ripresi nella partita dopo. Non ce lo aspettavamo ma dopo i primi dieci minuti abbiamo visto che non riuscivamo a sbloccarci».
SARDEGNA E L’ARRIVO A CAGLIARI – «A Goni ci sono i parenti della mia ragazza, mi hanno invitato e mi hanno fatto mangiare un tavolo di cose sarde: maialetto, malloreddus e seadas. Dopo la fine dell’ultimo campionato la mia ragazza ha detto che si sentiva che saremmo venuti a Cagliari, 25 giorni dopo mi ha riferito il mio agente dell’interesse della società. La mia ragazza ha origini sarde ma l’ho conosciuta a Roma. Il papà tifava Cagliari e lui non c’è più, lei si sentiva questa cosa; la stanza da letto di suo padre era piena di cose rossoblù, l’ho vista. Nelle belle giornate come oggi vado al mare al Poetto con il cane o faccio un giro in centro».
MUSICA – «Bella la canzone di Cristicchi a Sanremo, poesia. Mi piace la musica spagnola, reggaeton ma anche Jovanotti».
NUOVI ARRIVATI – «In rumeno lo chiamano “Comanil”, è forte, può giocare su tutti i fronti dell’attacco. Ci darà una grossa mano ed ora si sta ambientando ma non parla ancora italiano».
AMICI IN SQUADRA – «Vado a cena con Zappa e Augello e prima dell’allenamento ci sfidiamo a fare canestro in un cesto ma vince quasi sempre Augello. E’ bello avere amici così non pensi sempre al calcio».
COMPAGNI EX ROSSOBLU’ ALLA FERALPISALO’ – «Bel rapporto con Ceppitelli, Sau e Kuorfalidis, il primo lo sento ancora e l’ultimo avendo la mia età usciva con me. Mi hanno consigliato di venire qui oltre a ristoranti e spiagge. Ceppitelli non mi ha voluto dare casa sua in affitto ma mi sarebbe servito il giardino perché ho un cane molto grande. “Cavallo”? OK, non lo dirò più (ride n.d.r.). L’ho fatto apposta, mi avevano detto di non dirlo».
OBIETTIVI – «Voglio giocare con continuità, cosa che sto facendo, ed ora trovare il primo gol».
LUVUMBO – «Mi trovo bene con Luvumbo in campo, la concorrenza fa bene. Il suo infortunio mi ha fato la possibilità di mettermi in mostra ma comunque mi è dispiaciuto per lui».
ROMA – «Le grandi squadre giocano troppo ma noi no, io giocherei ogni giorno. Quando mancano sei giorni alla partita non vedo l’ora. 16 marzo? Partita con la Roma, non me la sono segnata ma lo ricordo. Voglio vedere l’Olimpico, ci ho giocato contro la Lazio ma con la Roma è completamente pieno».
FELICI – «Mi divertono i giochi di parole sul mio nome. Piccoli-Felici è bello da leggere sperando di fargli altri assist per i suoi gol. Mio padre mi segue e cerca di venire a vedere tutte le partite. Non ho modelli da seguire ma nel calcio mi piace Neymar. Basket? No, non lo seguo».
GENITORI – «Mio padre ci crede più di me, io non gli do sodddisfazioni, gli dico che è sempre normale giocare in certi posti quando me lo chiede. Lui è carico a mille».