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Festa: «Cagliari? La rosa è buonissima, chiaro che i nomi non bastano»

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Le parole rilasciate dall’ex allenatore e calciatore del Cagliari Gianluca Festa sulla situazione della squadra rossoblù

Ha parlato Gianluca Festa. L’allenatore di calcio, originario di Monserrato, ha rilasciato alcune dichiarazioni presso i microfoni de La Nuova Sardegna. L’argomento principale è stato il Cagliari (allenato dallo stesso Festa nel 2015) di Fabio Liverani e la sua situazione nel campionato di Serie B. Ecco le dichiarazioni dell’ex giocatore ed allenatore rossoblù:

CAGLIARI – «Intanto la prima cosa da dire – sottolinea l’ex difensore monserratino – è che la rosa del Cagliari è buonissima. Una ottima base su cui lavorare. Chiaro che i nomi non bastano».

GRUPPO – «Sono lontano e non conosco diverse cose della B di quest’anno e neanche le dinamiche dello spogliatoio. Solo loro lo sanno. Ma quello che conta, insieme al valore tecnico della rosa, è il gruppo. Lavorare di comune intento con l’allenatore per l’obiettivo. Solo così si può pensare a provare a vincere il campionato».

DIFESA – «Partiamo dalla difesa – continua l’ex giocatore di Cagliari, Roma, Inter, Middlesbrough e Portsmouth – che deve fare i conti con il forfait di Goldaniga. Un buon elemento manca, per cui al di là dell’ingresso di Capradossi , si potrebbe pensare alla necessità di rinforzare il reparto».

ATTACCO – «Segna poco – osserva Festa –, e credo che per le caratteristiche di Lapadula forse sarebbe meglio giocare con due punte. Lui e Pavoletti sono forti, e ci sono altri giocatori bravi da mettere lì davanti come Luvumbo e l’esperto Falco».

CENTROCAMPO – «Si magari un centrocampo a rombo, con Mancosu al vertice e giocatori come Nandez e Rog, Viola e Makoumbou a comporre gli altri lati. Ma, ripeto, al di là degli schemi, i nomi sono ottimi, e dunque si può continuare a sperare per il futuro della stagione. Tocca a Liverani andare avanti, credere nel suo lavoro, e forgiare il gruppo».

VINCERE – «Partire nel gruppo di testa avrebbe dato entusiasmo alla piazza – avverte Festa – ma non sarebbe stato decisivo. Con i tre punti in palio basta un filotto di vittorie per risalire posizioni. C’è ancora tempo per tornare alla quota promozione».

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