2014

Fluorsid, parla Delogu: «Devono decidere Cellino e Giulini, mercoledì nuovo incontro»

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Sono giorni in cui si rincorrono senza sosta le voci riguardanti il futuro del Cagliari, in queste ore la gara per l’acquisizione del club (ammesso che finisca per essere venduto) pare avere i due concorrenti nel fondo americano rappresentato da Luca Silvestrone e in Tommaso Giulini, titolare dell’azienda Fluorsid.
E’ stato subito accostato a quest’ultima opzione il nome dell’avvocato Mariano Delogu, già sindaco di Cagliari nonché ex presidente del sodalizio rossoblù.

Quest’oggi Delogu è intervenuto ai microfoni di Radiolina per dire la sua sulla faccenda, non prima di una considerazione sul campionato appena concluso: «Bilancio positivo in un anno complicato. Salvezza raggiunta, poi un certo rilassamento e finale poco divertente. Non dimentichiamoci che il Cagliari, a differenza di realtà anche più grandi, si conferma in Serie A da tanti anni».

La lettura della situazione da parte dell’ex presidente rossoblù mostra una situazione ancora in divenire, comunque con la conferma di una trattativa in corso: «Non credo che Cellino abbia perso interesse per il Cagliari, anche quando è fuori si tiene sempre in contatto diretto. Sembra ora intenzionato a lasciare se trova una soluzione positiva, ci saranno incontri in settimana e vedremo cosa succederà. Il mio nome è uscito sui giornali perché sono avvocato della Fluorsid da oltre 50 anni: posso dire che ci sono stati degli incontri nella sede del Cagliari, alla fine però chi deve decidere sono Cellino e Giulini. Non so ancora dire se mercoledì sarà l’incontro decisivo, i due valuteranno le cose. Non so se Fluorsid sia in vantaggio nella corsa, anche perché non ho idea di chi siano questi americani. La Fluorsid lavora in Sardegna da tanti anni e dà lavoro a 300 persone, è una realtà che tutti conoscono. Di cifre comunque non so niente, è una questione che riguarda chi deve portare avanti le trattative e decidere. Tommaso Giulini è un appassionato di calcio, nessuna volontà di creare aste ma interesse concreto. Certamente poi Cellino deve valutare le mille sfaccettature di un affare di questa portata. Io nuovo presidente? No in modo assoluto, le cose nella vita si fanno una volta e non ho intenzione di tornare su quella poltrona».

Cìè spazio anche per alcune considerazioni su stadio e strategie sportive: «Il problema stadio deve essere risolto ad ogni costo, se fossi stato io sindaco tutto ciò non sarebbe successo. Se tutti vanno nella stessa direzione si riesce a fare tutto. Ne parliamo da due anni e non si è praticamente fatto niente, è scandaloso che la situazione sia ancora sospesa. Voglio ricordare che il Sant’Elia è di proprietà del Comune, il Cagliari lo utilizza in affitto. L’allenatore? Anche quello è un discorso che va affrontato con calma e valutando tante cose, dal progetto tecnico ai rapporti interni allo spogliatoio. Per i giocatori di maggior esperienza come Cossu e Conti vale lo stesso discorso».

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