2013
Forza Michael, anche i migliori sbagliano
Michael Agazzi, fin dal suo arrivo in Sardegna, ha sempre diviso la tifoseria: tra chi lo ritiene un portiere di ottima affidabilità e chi, invece, gli va sempre e comunque contro. La convocazione in Nazionale, al termine dello scorso campionato, sembrava dare ragione ai primi, ma gli errori clamorosi di ieri non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco nella diatriba rossoblù. Indifendibili le papere di ieri pomeriggio, su due tiri su cui avrebbe potuto fare sicuramente qualcosa in più e il numero 1 è il primo ad ammetterlo, chiedendo scusa ai compagni per aver sciupato un’ottima prestazione.
“Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore” cantava De Gregori, così si potrebbe dire per il ruolo più complicato del calcio: non è da questi particolari che si giudica un portiere. In campo sbagliano tutti, ma quando lo fa il portiere si pagano sempre le conseguenze più grandi. Capita a chiunque, anche a Dino Zoff, monumento per tutti i numeri uno italiani e non. Succede anche a Buffon, altro mostro sacro, che l’anno scorso sul tiro di Alaba ai quarti di Champions non fu proprio impeccabile, o a Neuer nella Supercoppa Europea sul mancino di Hazard, figuriamoci ad uno come Agazzi, che fino a qualche anno fa giocava con la Triestina in B.
Il suo demerito più grande, forse, è quello di difendere i pali del Cagliari subito dopo Federico Marchetti, che non a caso è considerato attualmente come uno dei migliori portieri in circolazione. Nel 2010, dopo che per la seconda volta (il primo fu Albertosi) un portiere rossoblù aveva giocato un Mondiale, la società e l’allora allenatore Bisoli decidono di mettere Marchetti fuori rosa per aver manifestato la volontà di volersi trasferire alla Sampdoria. Il suo posto lo prende proprio Michael Agazzi e i tifosi, che non aspettano altro che un suo errore, lo attaccano al minimo sbaglio. Da allora, l’estremo difensore di Ponte San Pietro ha dimostrato più volte di meritarsi la Serie A, senza troppe parate eccezionali è vero, ma garantendo più volte un’affidabilità fondamentale, tanto da guadagnarsi le attenzioni della Fiorentina. Dopo tutto, non si possono pretendere fenomeni e, se si va a guardare gli altri portieri delle provinciali o, ancora meglio, se si va a guardare al passato, il povero Agazzi di ieri non è in fondo così male. I tempi bui di Marco Fortin, Vincenzo Marruocco, Fanis Katergiannakis o Fabian Carini, per non parlare dello svizzero Marco Pascolo, sono lontani, ma non per questo vanno dimenticati. Da Storari in poi, in Sardegna si è data una continuità al ruolo del portiere e Agazzi sembra essere in linea con i suoi due predecessori, al di là delle critiche per gli errori di ieri. Dopo tutto, come abbiamo già detto, capita a tutti di sbagliare, anche ai migliori.