2015
Galliani: «Un dopo Inzaghi? Non c’è. Saranno tutte partite decisive»
L’amministratore delegato rossonero, a pochi minuti dall’inizio della sfida tra Milan e Cagliari, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, confermando Pippo Inzaghi alla guida della panchina del Milan: «Io spero che una tra Fiorentina e Napoli vinca l’Europa League, perché ci sarebbe posto per un’altra squadra in quella competizione. Mancano 11 partite, quindi aspettiamo a dire che non ci sono più obiettivi. Molte squadre hanno attraversato periodi difficili, ma fino ad un anno fa, non vent’anni fa, noi eravamo agli ottavi di finale. Questo momento passerà… Sicuramente 35 punti sono pochissimi, è evidente. Dobbiamo uscire da questa situazione. Ci è già successo dopo lo scudetto del ’96 e prima di quello del ’99. Con Silvio Berlusconi alla guida ci riprenderemo anche questa volta. Tifosi? Mi dispiace per le critiche a Berlusconi, ha preso la squadra dal tribunale e l’ha portata ai vertici. Sappiamo che il momento è complicato, giuro che dispiace anche noi, ma stiamo cercando di lavorare per migliorare questa situazione. Progetto italiano? Si riparte dal mercato di gennaio: la volontà di Berlusconi è di costruire un gruppo di giocatori italiani che possono ambire alla Nazionale. Dopo Inzaghi? Ha un contratto anche per l’anno prossima. C’è un rapporto più che affettuoso, ma dobbiamo fare bene in queste 11 partite. La mia speranza è che Pippo possa far bene e andare avanti per il prossimo anno. Non abbiamo accordo con un altro allenatore. Vorremmo che i risultati siano tali da consentire a Pippo di restare».