2013

Gasperini: «Genova, amore corrisposto. Potrei mettere radici»

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Gian Piero Gasperini ha letteralmente trasformato il Genoa, riprendendo un discorso interrotto qualche anno fa. Dal suo ritorno il Grifone ha cominciato una scalata vertiginosa che sta fruttando uno scintillante settimo posto. Ai microfoni de La Repubblica – Il Lavoro il mister si è raccontato, mostrando di sapere quanto conti la sinergia fra piazza e progetto tecnico: «A Genova potrei mettere le radici. Sto bene e mi piacerebbe continuare a viverci, la gente ha voluto il mio ritorno sulla panchina. Stiamo facendo bene, abbiamo idee ma anche entusiasmo: Villa Rostan è stata trasformata in un laboratorio».

SQUADRA CHE VINCE… – La storia recente del Genoa di Preziosi vede rinnovamenti profondi ad ogni sessione di mercato, ma l’allenatore ritiene che la ricetta vincente sia un’altra: «A gennaio spero che nella rosa ci siano meno stravolgimenti possibili. Certo, va ridotta, il che comporta la rinuncia anche a qualche acquisto importante, ma sono felice dei ragazzi che sto allenando. Perin, per esempio, è esploso, contraddicendo chi sosteneva che fosse troppo acerbo per giocare in Serie A. Matuzalem e Portanova sono stati due piacevoli sorprese, perché il loro entusiasmo è da esempio per i più giovani».

CASA DOLCE CASA – A Genova il Gasp aveva espresso il suo miglior calcio, ora sembra che le lancette siano tornate a quel tempo nonostante altrove il tecnico non sia riuscito a confermarsi: «All’Inter quasi subito sono stati bocciati i miei progetti. Mi ritenevano un irresponsabile perché giocavo con la difesa a tre, ma la verità è che dopo Mourinho nessuno ha fatto bene. Palermo? Pensavo di poter iniziare una buona avventura con Zamparini, invece mi sono sbagliato: avrei dovuto rifiutare».

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