2015

GdS – I segreti della Primavera capolista

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Sono molti i segreti del primato della Primavera del Cagliari, che ha introdotto tante novità in estate. Il presidente Tommaso Giulini ha innanzitutto affidato il settore giovanile nelle mani di Mario Beretta. E’ stato scelto Max Canzi, suo storico vice, come allenatore della Primavera e poi sono arrivati i cambiamenti, riportati da La Gazzetta dello Sport: uno dei campi principali di Assemini è stato rifatto in sintetico, è stato introdotto un software per controllare i progressi tecnici, atletici e psicologici dei giovani calciatori, mentre è sto trovato un accordo con la Provincia per far giocare i più piccoli in un parco cittadino con campi di qualità. E’ stato così creato un sistema di società affiliate, circa una trentina in Sardegna e quattro nel resto d’Italia (un centro di formazione è in Lombardia). E per rafforzare il legame con la Sardegna la squadra gioca ogni settimana su un campo diverso.  

 

«È difficile tenere sotto controllo un territorio come la Sardegna. Qui però ci sono giornate in cui si allenano 140 ragazzi in contemporanea», spiega Oscar Erriu, responsabile dell’attività di base. Nata come una prima squadra, la Primavera gioca come gli adulti: «E’ stata costruita in estate. Colombatto è stato formato dal River Plate, Cotali e Bernardi vengono dall’Inter, Arras dalla Juventus e Auriemma dal Bologna», dice Pierluigi Carta, direttore sportivo del settore giovanile.

 

Un altro segreto è legato al ritiro estivo: è stato, infatti, scelto un albergo a Macomer, in provincia di Nuoro, che era una vecchia caserma. I giovani talenti hanno, dunque, trovato camerate da una decina di persone e letti da rifare. Niente donne delle pulizie. E l’autobus era un pulmino prestato dalle suore, mentre il ristorante aveva una serie di tavoli da preparare e sparecchiare. Un ritiro volutamente spartano. Ha funzionato.

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