2015
Genoa 2-0 Cagliari: le pagelle dei rossoblù
Nell’anticipo della 30a giornata di Serie A, il Cagliari vede sempre più allontanarsi le chanches di salvezza, in attesa delle gare di domani. A Marassi, i rossoblù cadono sotto i colpi dell’uno-due firmato Niang e Falque a inizio ripresa. Una partita, quella del Cagliari, che dura appena 25′, quelli iniziali del primo tempo, quando i rossoblù scendono in campo con spirito battagliero ma sbattono contro la sfortuna prima con un clamoroso doppio palo di Rossettini e Ceppitelli, e poi con la conclusione dalla distanza di M’Poku che si stampa sulla traversa. Di seguito, la valutazione delle prestazioni dei rossoblù proposte dalla redazione di CagliariNews24.
Brkic 6: Fa sentire la sua presenza in area nelle numerose occasioni in cui il Genoa mette paura alla difesa rossoblù. Sui gol non può nulla, salva un passivo più pesante neutralizzando la conclusione di Iago Falque.
Balzano 5,5: Perotti è un cliente difficile e in più di un occasione lo mette in difficoltà sulla velocità. In avanti non si vede praticamente mai.
Ceppitelli 5: In avvio è protagonista della prima occasione rossoblù con la palla che finisce due volte sul palo prima sulla sua conclusione poi su quella del compagno di reparto. A parte questo, soffre la velocità dei tre attaccanti genoani, che lo mandano spesso fuori tempo, come in occasione del raddoppio.
Rossettini 5,5: Anche lui è protagonista del doppio palo colto in avvio dai rossoblù. Nel primo tempo regge bene il duello con Niang e si fa sentire sulle palle alte, anche se in generale mostra i soliti black out visti durante la stagione. Nella ripresa, però, il quarto uomo ne ritarda l’ingresso in campo e il Cagliari subisce il secondo gol.
Avelar 5: Si nota solo per il salvataggio su Niang nel primo tempo che neutralizza una potenziale occasione da gol per il Genoa. Il resto è la solita sequela di errori difensivi, come in occasione del vantaggio genoano, quando concede troppo spazio a Roncaglia consentendogli di infilarsi in area e servire l’assist per Niang.
Dessena 5: In avvio rimedia subito l’ammonizione per un fallo abbastanza ingenuo e in avvio di ripresa Guida lo grazia non estraendo un secondo giallo che ci poteva stare. Gara nervosa, solita lotta in mezzo al campo ma senza costrutto.
Crisetig 4,5: Anche in avvio è il meno brillante, lento e insiste sul gioco in orizzontale anziché cercare la profondità per gli attaccanti esterni, che con la loro velocità sembravano poter mettere in difficoltà la difesa genoana.
Ekdal 5,5: Prova a dare qualità e velocità alla manovra rossoblù, ma non sempre gli riesce e non sempre è supportato dai compagni di reparto. Nel primo tempo avrebbe potuto sfruttare di più e meglio gli inserimenti sulla trequarti genoana. (Dal 62′) Joao Pedro 5,5: appena entrato ha l’occasione per riaprire la partita ma spara addosso a Lamanna. Poi si vede su un’altra conclusione che impegna il portiere dei Grifoni.
Farias 6: Nel primo tempo è uno dei più attivi e pericolosi, si sposta a destra e a sinistra creando belle trame e azioni da gol, ma in area non sempre fa la cosa giusta. (Dal 62′) Longo 5,5: Quando entra in campo vorrebbe sempre spaccare il mondo; si impegna tanto ma si intestardisce troppo forzando la giocata.
Sau 5: In avvio corre tanto, andando persino a ripiegare sulla trequarti difensiva, e avvia il pressing alto del Cagliari che mette in difficoltà il Genoa. Poi, dopo una botta alla caviglia rimediata a metà primo tempo, non corre più come prima e finisce per sparire dal campo.
M’Poku 5,5: Dei tre in avanti è quello che in avvio si vede di meno, ma è lui ad avere la seconda palla gol del match con una splendida conclusione a giro dai venti metri che si stampa contro la traversa. Nella ripresa pasticcia troppo e non risulta mai pericoloso.
Zeman 5: Alla vigilia aveva affermato che oggi contava solo la vittoria, ribadendo però il solito concetto che il successo si costruisce attraverso il gioco. La gara dei rossoblù dura però solo 25′, prima di sciogliersi sotto i soliti limiti tecnici, tattici e caratteriali costante di questa stagione. Limiti evidenti di una squadra costruita male e maldestramente mascherati, ma anche le responsabilità del tecnico cominciano a venire fuori.