GENOA (3-5-2): Perin 7; Masiello 6, Radovanovic 6,5, Criscito 6; Zappacosta 6,5, Strootman 6,5 (62′ Behrami 6), Badelj 6, Zajc 6 (77′ Melegoni sv), Czyborra 6 (56′ Onguene 5,5); Shomurodov 6,5 (77′ Pjaca sv), Destro 6,5 (62′ Pandev 6). A disposizione: Paleari, Marchetti, Bani, Ghiglione, Goldaniga. Allenatore: Davide Ballardini 6,5.
Pagelle
Genoa-Cagliari, le pagelle: Nandez trascinatore, Marin a disagio
Le pagelle di Genoa-Cagliari: Cragno limita i danni, Nandez suona la carica; Lykogiannis assente, Marin spaesato
Le pagelle motivate dei rossoblù
CRAGNO 6,5: Solita prestazione da portiere di livello assoluto: incolpevole sul gol di Destro, evita il raddoppio genoano sul finale della partita con un tuffo strepitoso in chiusura su Zappacosta.
ZAPPA 6: Primo tempo difficile per il terzino ex Pescara, dove non riesce a spingere come vorrebbe e soffre in ripiegamento. Nella ripresa la musica cambia: con Nandez torna a formare una coppia pericolosissima, ma non riesce a suggerire bene per il pareggio.
CEPPITELLI 6: Sembra essere lui il veterano tra i due centrali della difesa cagliaritana: legge meglio le verticalizzazioni avversarie e tiene a bada anche sulla velocità le punte del Genoa; da aggiungere il suo colpo di testa al primo tempo, con cui sfiora l’1-1.
GODIN 5,5: Il Faraone ha perso il potere: il gol arriva da una palla scoperta letta male dall’uruguaiano, e in generale i padroni di casa puntano a giocare sulla velocità proprio contro di lui. Spesso in difficoltà sullo scatto, al secondo tempo prende più coraggio e imposta meglio l’azione aiutando i suoi a uscire dalla pressione avversaria.
LYKOGIANNIS 5: Nei primi quarantacinque minuti la sua prestazione è da dimenticare, e nel secondo tempo non si discosta di molto. Difensivamente fa pochissimo, saltato spesso e poche volte nella posizione giusta; inoltre fa mancare il suo apporto offensivo, eccezion fatta per qualche discesa non particolarmente interessante.
NANDEZ 6,5: Prende un giallo di frustrazione ai primi minuti (salterà il Sassuolo), ma è bravissimo a gestirsi ed evitare il rosso. Al secondo tempo suona la carica dei suoi con diverse combinazioni con Zappa: arriva spesso e volentieri sul fondo, ma non trova mai l’assist vincente per riportare la partita in parità.
MARIN 5: Di Francesco lo rimette in cabina di regia, e lui torna a non trovare bene le misure in campo. Palla al piede non è sicuro, sbaglia spesso la giocata e in qualche situazione perde palloni che potevano diventare sanguinosi. In tutto il match rimane completamente oscurato dalla marcatura della mediana del Genoa, che non gli da libertà di giocata.
DUNCAN 5,5: Entra in campo ancora in fase di rodaggio, ma lentamente si inserisce in partita. Nella seconda parte migliora il suo apporto alla squadra: prova a combinare con Lykogiannis sulla sinistra, si butta dentro e cerca di verticalizzare il gioco. Nel suo momento migliore Di Francesco lo tira fuori (70′ SOTTIL 6: Entra per dare la scossa in avanti ai suoi, e cerca di fare quello che gli riesce meglio: saltare l’uomo. Corre tanto, ma troppe volte a vuoto, e sembra non trovare mai la giocata giusta per svoltare la partita).
NAINGGOLAN 5,5: Il Ninja rimane nascosto a Marassi: solo qualche lampo del suo genio, con poche imbucate e in generale una mole di palle recuperate e smistate inferiore alla sua media. Verso il finale cerca di cambiare passo insieme a tutta la squadra, ma non basta (85′ PEREIRO sv: Pochissimo spazio per il fantasista uruguaiano, che entra a cinque minuti dal termine e tocca pochissimi palloni per provare a ribaltare l’andamento del match)
JOAO PEDRO 5,5: Altra prestazione ombrosa per il capitano rossoblù. Il Genoa si chiude a riccio quando è senza palla, e questo toglie a Joao Pedro la possibilità di inventare giocate per il movimento dei compagni. Oggi mancano anche i suoi dribbling e i suoi tiri: unico squillo di una gara silenziosa la palla servita al bacio per Cerri, che cercando di anticipare Perin alza troppo la traiettoria.
SIMEONE 5,5: Non è un giocatore da servire con palla alta, specialmente quando alle sue spalle si piazzano centrali fisicamente più forti di lui. I compagni non lo cercano nel modo giusto, ma anche lui non sfrutta le poche occasioni concessegli: sul tiro parato da Perin può sicuramente fare meglio (70′ CERRI 5,5: Cerca di strafare, e finisce per non fare quasi niente: si muove tanto, facendosi trovare spesso fuori posizione, e sbaglia qualche sponda di troppo. Joao Pedro lo invita e lui rifiuta sparando alto sull’uscita di Perin, poi non schiaccia abbastanza il colpo di testa).
DI FRANCESCO 5: La partita è molto combattuta e in generale il Cagliari non sfigura più di tanto contro un Genoa molto ordinato. Ma sotto 1-0, con cinque cambi disponibili, ne sfrutta solo tre, oltretutto togliendo Duncan che era si stanco, ma anche nel suo momento migliore del match (a differenza di Marin).