2015
Gianni Munari, esperienza e duttilità al servizio del Cagliari
Con l’arrivo di Gianni Munari il Cagliari mette a segno un altro colpo di mercato e porta a casa un altro tassello prezioso per completare il mosaico a disposizione di Massimo Rastelli. Nelle ultime due uscite contro Lanusei e Real Zaragoza, il tecnico rossoblu si era detto infatti più che soddisfatto della rosa fin qui messagli a disposizione dal presidente Giulini e dal direttore sportivo Capozucca, ma lasciando intendere di avere le idee abbastanza chiare su ciò che ancora occorre per puntellare un organico ampiamente rinnovato ma che ha come unico obiettivo quello di centrare la promozione in Serie A: vale a dire due o tre rinforzi per ampliare le alternative a disposizione nel corso di un stagione lunga e faticosa come quella di Serie B.
ESPERIENZA E DUTTILITA’ – L’arrivo del 32enne centrocampista di Sassuolo, quasi a sorpresa considerati i nomi circolati nelle ultime ore, rappresenta senza dubbio ciò che il tecnico chiedeva, vale a dire una massiccia dose di esperienza e duttilità tattica nel cuore della squadra rossoblu. Tatticamente, infatti, Munari è un centrocampista che può giocare indistintamente come mezz’ala destra o sinistra. Dotato di un fisico ben strutturato (185 cm per 84 Kg), la sua caratteristica principale è quella di centrocampista di sostanza, abile nella fase di contenimento e nel gioco aereo, che non disdegna però gli inserimenti offensivi, come recita il suo score personale che parla di 29 reti all’attivo in carriera.
LA CARRIERA – La carriera di Munari è un continuo crescendo, dagli esordi con la maglia del Sassuolo, città dov’è nato il 24 giugno 1983 e con cui disputa la prima stagione da professionista nel 2001/02 nell’allora Serie C2, fino alla Serie A, passando per quella Serie B che conosce benissimo e dove in passato ha centrato ben 3 promozioni. La prima svolta arriva nel 2003/04, quando compie il primo salto di categoria passando dal Sassuolo al Giulianova, in Serie C1 (25 presenze e 3 reti). Un’annata positiva che gli vale un altro salto di categoria, e nel 2004/05 arriva la chiamata della Triestina, in Serie B, con cui colleziona 34 presenze e 5 reti prima di passare all’Hellas Verona: con gli scaligeri, sempre nel campionato cadetto, mette insieme 38 presenze e 4 gol.
Nell’estate 2006 il Palermo ne acquista il cartellino, ma in Sicilia non c’è spazio per lui e nel gennaio 2007 approda in comproprietà a Lecce, senza dubbio l’esperienza più importante della carriera per Munari. In Salento disputa quattro stagioni e mezzo, dal 2007 al 2011, e con la maglia giallorossa sono tante le soddisfazioni: due promozioni dalla Serie B alla Serie A (2008 e 2010) e l’esordio nella massima serie nella stagione 2008/2009. E’ qui che si fa conoscere al grande calcio, e alla fine saranno 147 le presenze impreziosite da 17 reti, di cui 6 in Serie A. Nell’estate 2011 il Palermo risolve la comproprietà in suo favore e lo cede alla Fiorentina: in viola rimane appena sei mesi, il tempo di racimolare 11 presenze prima di rispondere alla chiamata della Sampdoria in Serie B, dove centra la terza promozione della carriera e con cui disputa anche la successiva stagione in Serie A (27 presenze e 3 reti).
Dopo l’esperienza in blucerchiato, nell’estate 2013 passa al Parma: altre 11 presenze con i crociati prima del trasferimento in prestito della scorsa stagione in Inghilterra: Munari approda infatti al Watford della famiglia Pozzo, in Championship, dove raccoglie 28 presenze e 3 reti centrando la promozione in Premier League. A fine stagione il ritorno alla base ma, complice il fallimento del club emiliano, Munari trascorre i primi due mesi estivi da svincolato prima della chiamata del Cagliari.