Gigi Piras a Radiolina: «Ranieri è un bene per il Cagliari, Atalanta? Impronosticabile» - Cagliari News 24
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Gigi Piras a Radiolina: «Ranieri è un bene per il Cagliari, Atalanta? Impronosticabile»

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Le dichiarazioni dell’ex giocatore e attaccante del Cagliari, Gigi Piras: ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Radiolina

Gigi Piras è stato ospite della trasmissione “Il Cagliari in Diretta”, in onda su Radiolina. Vi abbiamo riportato le dichiarazioni dell’ex giocatore del Cagliari in diretta LIVE. Ecco le sue parole:

TIFOSI – «Mi aspettavo tutti questi abbonamenti, c’è un entusiasmo pazzesco. Mi piace che il pubblico si è riavvicinato alla squadra. L’ultima volta che ho visto questo entusiasmo? Ricordo partite che valeva la pena vedere, come il 4-3 contro la Fiorentina. In quell’anno era partito tutto dal Lecce, vincevamo 2-0, poi è arrivato il 2-2, il portiere si era fatto espellere. Purtroppo è andata così. Ora non si può più dare una gomitata quando l’arbitro non guarda grazie alle telecamere»

DUE PUNTE – «Chi viene a giocare a Cagliari, specialmente in Serie B, aveva paura di questo Cagliari. Bisognava osare, Ranieri lo ha fatto e poi ha raccolto. C’è stata un po’ di fortuna, ma va benissimo così e ci godiamo la Serie A. Oggi là davanti non c’è Lapadula, Mancosu è infortunato, Pavoletti è a mezzo servizio, Shomurodov lo stesso. Non mi è dispiaciuto domenica ma quella palla che ha passato a Luvumbo, io sinceramente l’avrei tirata»

PETAGNA – «E’ un ottimo attaccante che copre la palla benissimo. E’ un po’ lento nel girarsi ma è il giocatore che può tirare su la squadra. Un po’ quello che facevo io ai tempi di Giagnoni. Negli attaccanti che sto vedendo al Cagliari, ne manca uno rapido. In molte occasioni contro l’Udinese ha avuto tante palle gol Deiola. Ho letto sul giornale i chilometri che ha fatto e chiaramente a un certo punto la lucidità non è quella giusta»

AVVERSARI – «Atalanta? Non sta giocando male. Contro la Fiorentina ci stava inciampare, ma la squadra di Gasperini ha giocato davvero bene»

RANIERI – «E’ stato un bene, Ranieri conosce il calcio. Sapeva già che la Serie A ci sarebbero state delle difficoltà. Deve combattere in mezzo a queste difficoltà e mi auguro che lui e il Cagliari possano uscirne il prima possibile. Se Shomurodov avesse fatto qualche gol, magari tirava in porta. Ci sono periodi in cui non si segna e si ha paura a calciare. Bisogna dare una mano ai ragazzi. Poi è un peccato per il caldo, c’era troppo caldo contro l’Udinese».

PRATI – «C’è della personalità. Da attaccante preferirei giocasse più in verticali. Nel giro palla mi è piaciuti ma poche palle in verticale. Ma era comunque l’esordio e ci può stare. La squadra ha retto, abbiamo subito solo due tiri in porta. Non mi sono dispiaciuti i difensori nuovi. Forse Wieteska troppo remissivo, poteva lasciar andare Lucca, ma era comunque questione di un attimo, c’era tanta stanchezza»

HATZIDIAKOS E WIETESKA – «Ci vuole tempo, parlano inglese… quando chiami un compagno non ricordi se parla inglese, francese… molte volte questo porta a momenti in cui qualcuno non capisce e commette un errore. Domenica sicuramente mi sono piaciuti entrambi. Ranieri ha bisogno di questi giocatori, lo si vede dal come li ha buttati dentro subito. E’ successo anche con Petagna, peccato per l’infortunio bisogna stare attenti»

COMPARAZIONI – «Costruzione dal basso? Se ci sono i giocatori che lo sanno fare sì. Lo faceva Cera quando abbiamo vinto lo Scudetto. Quanto gol farei in questo calcio? Non sta a me dirlo. Oggi è un altro calcio. Io preferisco questo perché ti lasciano solo molte volte in area di rigore, quando il portiere faceva rimbalzare la palla con le mani per terra o respingeva ero sempre pronto. Il regolamento è tutto diverso, non possiamo fare confronti con il passato»

RICORDI – «Quando Ranieri arrivo per la prima volta a Cagliari, io potevo restare anche nel Cagliari. Ranieri è arrivato l’anno dopo. Io ebbi una discussione con Longo e non ne volevo più sentire, ho chiarito tutto col signor Tonino Orrù, pensavo a un trattamento diverso… I gol con la Juventus? Gigi Piras ha avuto il colpo di dare una puntata al pallone. Era una bella squadra, ma c’erano dei problemi… cinque mesi senza lo stipendio! Ma abbiamo avuto la forza di eliminare la Juventus, sfidare il Napoli e il mio gol è servito a tanto. Avevo la numero 16, non ero titolare ed ero nero. Poi mi alzo dalla panchina e sento la carica dei sardi. Tre minuti e ho segnato»

TIFOSI – «E’ importantissimo sentire il tifo. Contro la Juventus sono entrato un quarto d’ora, sono partite che senti dentro. Io non ero convinto ad entrare ma quel boato mi ha cambiato tutto»

PRONOSTICO – «Atalanta-Cagliari? Non è partita da pronostico. Negli ultimi tempi eravamo sfavoriti e poi abbiamo quasi sempre vinto. Diciamo che poi giocano stasera in Europa League… dobbiamo giocare sulla palla, non dobbiamo farli arrivare per primi sulla palla»

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