2014
Giulini a tutto campo: «Il Sant’Elia sarà il nostro fortino. Zeman è soddisfatto»
In attesa della prima gara di campionato al Sant’Elia, previta per domenica alle 15 contro l’Atalanta, il presidente Tommaso Giulini ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano de L’Unione Sarda.
Il nuovo proprietario del Cagliari conta molto sul fattore casalingo: «Vorrei vedere un fortino inespugnabile, le altre squadre devono aver paura di giocare al Sant’Elia». Per far sì che questo avvenga, serve anche il supporto dei tifosi che avranno la possibilità di abbonarsi fino a sabato: «La campagna abbonamenti? Sono soddisfatto. Ancora è presto per fare un bilancio, ma la possibilità di acquistare la tessera anche a rate ha dato una buona spinta. Mi ha fatto molto piacere vedere tanti paganti per la gara col Catania, un motivo in più per sperare di riempire spesso le tribune. Certo, dipende anche da noi, da come sapremo conquistare il nostro pubblico».
La prima gara di campionato al Mapei Stadium ha visto tanti giocatori italiani in campo, da una parte e dall’altra: «Beh, vedere in campo 19 giocatori italiani non credo capiterà spesso, quest’anno. Tuttavia, sono rimasto colpito positivamente dalla capacità di far gioco di tutte e due le formazioni, penso che non sarà facile fare punti a Reggio Emilia. Tutti avete visto uno come Zaza, per esempio, ma sottolineo che in campo c’era anche il Cagliari che, a parte l’avvio di gara dove siamo stati poco cattivi, ha cercato di vincere, di fare la partita. Deve essere questo il nostro approccio, sempre». Una gara a cui hanno partecipato parecchi tifosi in trasferta: «Ci tengo molto a ringraziare, attraverso L’Unione Sarda, quei mile che hanno colorato una delle curve. Sono stati straordinari. E penso non sia un caso che abbiamo segnato lì sotto, davanti a loro, proprio come è accaduto col Catania. C’è già un buon feeling… Chi mi ha colpito di più? E’ sempre difficile fare dei nomi, o stilare classifiche soprattutto se guidi una società. L’intera rosa, dai primi giorni ad oggi, non si è mai risparmiata. Ma direi che non è un caso se Cossu e Balzano si sono presentati in sala interviste dopo la partita col Sassuolo. Decido io chi deve incontrare la stampa e credo siano stati i più positivi, non solo in quei 90 minuti. Cossu a volte mi stupisce, si batte come un ragazzino e tecnicamente ha pochi elementi al suo livello nel campionato di Serie A».
C’è spazio anche per una promessa ai tifosi in caso di raggiungimento di un buon numero di abbonamenti: «Prometto un Sant’Elia pronto in tutti i settori ben prima della partita con la Juve del 18 dicembre. Stiamo accelerando, saremmo felici di farlo ulteriormente. Prendiamo esempio dalla Corsica, dal Bastia, che l’anno scorso ha avuto il suo dodicesimo titolare nel pubblico. O magari il clima che si respira quando l’Atletico Bilbao gioca in casa. Da un’isola all’altra, vorrei che il Sant’Elia diventasse realmente un fortino inespugnabile grazie ai nostri tifosi. A proposito, sono arrivate quasi 500 proposte per il nosto concorso sullo slogan da collocare in tribuna. Adesso sarà durissima scegliere, tantissimi sono ottimi slogan per l’immagine che vogliamo dare della società e della squadra. Il Cagliari è un team di professionisti che lavora sodo per costruire sul campo i successi. Cito Francesco Marroccu, che ha messo a punto trenta operazioni di mercato lavorando giorno e notte, uno straordinario diesse e, per giunta, sardo. La nostra è una società pulita, rispettata e affidabile. Era il mio obiettivo primario». Poi smentisce qualsiasi possibile problema con Zeman: «E’ un allenatore che sa come far divertire e valorizzare i giovani. Lo abbiamo accontentato su tutto. E lui è soddisfatto. Il resto sono chiacchiere»
Sul mercato «nessuno rimpianto». Infine, sul campionato italiano che inizia e si ferma subito: «Nulla di nuovo, purtroppo. Però, e parlo nell’interesse del Cagliari, a noi serviva un po’ di tempo per far ambientare i nuovi, recuperare gli infortunati e dare un assetto definitivo alla squadra. Questa settimana di pausa arriva al momento giusto, con la speranza che Ibarbo recuperi in fretta dalla trasferta. Fortunatamente non ha giocato. Nel frattempo, è rientrato Conti, il capitano è un esempio per tutti, anche col Sassuolo mi ha impressionato per la presenza in campo e per il modo con cui tiene in mano la squadra»