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Giulini: «Sapevamo sarebbe stata dura, con Ranieri possiamo recuperare»

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Il Cagliari, di Claudio Ranieri, si prepara alla sfida contro la Fiorentina. Di seguito le parole di Tommaso Giulini, presidente rossoblù, dagli Uffizi di Firenze a margine dell’evento in partnership con Fondazione Mont’e Prama:


MOMENTO – «Sapevamo che sarebbe stata dura, possiamo solo risalire adesso. Le prime partite non sono andate benissimo, il gruppo è granitico già dalla scorsa stagione Sono convinto che ci riprenderemo e torneremo a dare soddisfazioni ai tifosi, ai sardi che ci seguono in tutto il mondo. Questo sarà possibile anche grazie al nostro condottiero, Claudio Ranieri, fresco di cittadinanza onoraria di Cagliari: le sue qualità saranno determinanti per guidare un gruppo con molti ragazzi all’esordio in Serie A».

NUOVO STADIO – «Spero che presto i Giganti possano arrivare anche in un’area museale ad hoc dentro il nuovo stadio di Cagliari. Siamo la città e il Club più vicini alla conclusione di un percorso di questo tipo: in due mesi dovremmo arrivare alla Pubblica Utilità, quindi è plausibile che a cavallo tra 2023 e 2024 si riesca a demolire il vecchio Sant’Elia e intravedere davvero la strada per avere finalmente un’opera che sia eccellenza per la Sardegna».

SARDEGNA – «In Italia siamo molto indietro, il Ministro dello Sport Andrea Abodi – cui ormai mi lega amicizia sin dal 2015 quando iniziammo il nostro cammino per il nuovo stadio – ha sollecitato la nomina di un commissario straordinario. So quanto ci tiene, spero riesca nel suo intento di nominare il commissario e dare una svolta sul fronte stadi. Noi saremmo gli unici a non avere bisogno di un commissario, dal momento che il nostro progetto è già in fase avanzata. È importante sollecitare la Regione Sardegna e il presidente Solinas, manca solo questo contributo pubblico per l’equilibrio economico finanziario dell’opera. È già in finanziaria, basterebbe formalizzare l’accordo di programma con il Comune. Così si potrebbe arrivare a uno stadio totalmente sostenibile, con forti connotati di sardità, in grado di ospitare eccellenze come magari anche gli stessi Giganti, a rinforzare ulteriormente quel connubio tra calcio e cultura che sappiamo essere potentissimo».

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