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Giulini: «Teniamo i piedi per terra, Bruno Alves acquisto di personalità. Lo stadio? Vogliamo restare in città»
Due anni dopo aver acquistato il Cagliari, Tommaso Giulini si ritrova al punto di partenza. In Serie A. Dalla retrocessione alla promozione, il presidente del Cagliari fa il punto il punto sul passato, il presente e il futuro nell’intervista pubblicata questa mattina sulle pagine de La Nuova Sardegna: «Abbiamo disputato un bellissimo campionato e ricreato entusiasmo, vincendo per la prima volta la Serie B. Abbiamo lavorato per riprenderci quello che avevamo perso. È stato importante prendere subito Capozucca al quale ho affidato la missione di costruire una squadra per tornare immediatamente in A».
Una Serie A conquistata sul campo anche da Rastelli, confermato sulla panchina anche per la prossima stagione. Con il tecnico non c’è stato nessun problema, neanche dopo le dichiarazioni sul sogno di allenare il Napoli: «Avere aspirazioni è legittimo. Come tifoso mi ha dato fastidio, ma non facciamo ragionamenti strumentali. Con il mister abbiamo sempre avuto la stessa linea di pensiero».
In vista della prossima stagione, Giulini ha già fissato gli obiettivi: «Non soffrire. Teniamo i piedi per terra. Abbiamo imparato molto dagli errori commessi». E per evitare problemi, sono già arrivati giocatori importanti come Bruno Alves: «Come Storari è un calciatore di grande personalità. Bruno vuole chiudere la carriera da leader e aveva voglia e curiosità di un’esperienza in Italia».
Nel futuro del Cagliari però c’è anche lo stadio: «Credo che questo sarà l’ultimo campionato che disputeremo al Sant’Elia. Noi vogliamo restare in città e gli spazi per realizzare uno stadio temporaneo che possa ospitarci per il periodo necessario ci sono tutti. Spero che nell’anno del centenario venga aperta la nuova casa del Cagliari».