2014
Gori: «Riva il migliore. Paragonarlo agli attaccanti di oggi è ridicolo»
Definito da molti il compagno di reparto perfetto per Gigi Riva, in occasione dei 70 anni del Mito, ha rilasciato un’intervista a gianlucadimarzio.com Bobo Gori. Arrivato in Sardegna proprio nel 69/70 ha messo dentro 33 gol in cinque stagioni al fianco di Gigi con il quale è ancora legato: “Ci sentiamo spesso, siamo rimasti in contatto. Allora era una persona molto riservata. Questo fece pensare all’esterno che fosse timido, introverso, quasi scontroso. In realtà non era niente di tutto ciò, semplicemente teneva molto alla sua privacy”.
SCOPIGNO E SIGARETTE – Con Gigi e quella squadra Gori ha vissuto bellissimi momenti, dunque sono tanti gli aneddoti particolari di quel periodo vissuto in Sardegna: “Me ne vengono in mente tantissimi, difficile selezionarne uno: in un gruppo così coeso ne capitava sempre una. Molti sono stati svelati. Una volta Scopigno ci beccò a fumare e tutti pensavano che si sarebbe arrabbiato. Invece, tra lo stupore generale, ci chiese una sigaretta e si mise a fumare con noi. Sono veramente tanti i ricordi e ogni giorno che passa si fanno più preziosi per me”.
RIVA IL MIGLIORE – “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di giocare con tante grandi punte: Roberto Bettega, Jose Altafini, Anastasi, Jair, Peirò. Tra tutti loro, il più potente, il più forte e il più completo penso che sia stato sicuramente Riva. Ma io lo elogerei non solo come giocatore ma come uomo: mi ha insegnato molto e mi ha fatto crescere tanto in quegli anni con lui. Una persona di grandissimo spessore. Non ho visto nessuno che lo abbia avvicinato. Paragonare gli attaccanti di oggi a Gigi Riva sarebbe quasi ridicolo, era di un’altra categoria. Per fare un nome, un ottimo attaccante, di cui si parla molto ora è Mattia Destro. Ma al momento non esistono paragoni”
IL GOL PIU’ BELLO – Gori ricorda con piacere anche la più bella rete messa dentro dal numero undici di Leggiuno, ma anche la sfida scudetto con la Juventus: “Il goal di Vicenza: una bella azione mia sulla fascia, metto al centro dove pesco Domenghini che appoggia di testa per Gigi che segna con una splendida rovesciata. Poi il 2 a 2 di Torino, che per poco non ci fa perdere lo Scudetto: Gigi piangeva disperatamente e gliene dissero di tutti i colori. Più ci penso e più me ne vengono in mente. Ma era uno da venti goal a stagione, uno più bello dell’altro” .