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Gravina: «Il tempo di festeggiare è finito. Stagione di rinascita, basta egoismi»
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, parla all’inizio del campionato di Serie A 2021/2022: le sue dichiarazioni
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Le sue parole.
POST EURO 2020 – «Il tempo di festeggiare è finito anche se l’ebbrezza e la soddisfazione per la riuscita di un progetto straordinario restano. Gli effetti di questo Europeo li vivremo per parecchio tempo. La vittoria è stata il coronamento di tre anni di lavoro in cui abbiamo gettato le basi di questo rinascimento azzurro. Alla gioia del risultato sportivo si è unita quella di aver regalato emozioni indescrivibili a milioni di italiani che venivano da un anno e mezzo di estrema difficoltà a causa della pandemia. Aver appagato il loro bisogno di felicità, sorrisi e ritorno alla normalità è stato per tutti noi impagabile. Poter esultare al fianco del Presidente della Repubblica rappresenta per me la fotografia dell’impatto del calcio nel nostro Paese. Abbiamo il dovere di salvaguardarlo attraverso una sana gestione del movimento».
GRANDI TECNICI IN SERIE A – «È una stagione di rinascita, il recupero di tecnici rimasti fuori come Allegri, Spalletti, Sarri e in più il ritorno di Mourinho, mi auguro dia una continuità a ciò che è emerso all’Europeo: si può essere competitivi e vincere grazie al gruppo e a una guida sicura, senza necessariamente avere dei singoli top che spesso fanno saltare il banco. Auspico una politica legata al gioco di squadra».
LUKAKU DONNARUMMA – «Dispiace, sono perdite importanti a livello di individualità, ma il calcio si gioca in undici, è uno sport di squadra. Stiamo avviando una fase importante in linea con la mia norma di non spendere più dell’ammontare dei ricavi. E per dei big in uscita, ci sono anche giovani interessanti in entrata».
PROBLEMI ECONOMICI DEI CLUB – «Usciamo da una fase durissima acuita dal Covid. I club sono stati sottoposti a sforzi che hanno messo a rischio la loro sopravvivenza e quella dell’intero sistema. I primi segnali di contenimento dei costi stanno arrivando, ora dobbiamo aumentare i ricavi. Ma servirebbe un aiuto».
RIAPERTURA STADI – «Che il contenimento della pandemia possa riportarci alla normalità. Al momento considero già un grande risultato la riapertura al 50 per cento. Conscio che per alcune realtà possa essere penalizzante e per altre sovradimensionata».
CALCIO E VACCINI – «Siamo stati i primi con la Nazionale a richiederlo e a farlo. Il vaccino è l’arma più sicura e veloce per combattere la pandemia».