Da Guarino a Ranieri: quando la troppa bravura stufa
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Editoriale

Da Guarino a Ranieri: quando la troppa bravura stufa

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A distanza di pochi minuti si è compiuto il medesimo destino per Rita Guarino e Claudio Ranieri, accomunati nel loro addio dalla troppa…bravura

Un anonimo venerdì di fine stagione ha sussultato verso pranzo o giù di lì, con l’ufficializzazione degli addii di Rita Guarino e Claudio Ranieri alle rispettive panchine.

La torinese doc lascia la Juventus Women dopo che negli ultimi giorni la notizia era ormai nell’aria, al pari del vociferato sbarco alla Continassa del tecnico ex Arsenal Joe Montemurro. Raccogliere l’eredità della quattro volte scudettata non sarà però affar semplice anche per un totem del calcio femminile qual è l’australiano di Melbourne.

Sulla “risoluzione” dell’accordo tra Guarino e la Juve, però, c’è parecchio da discutere e riflettere. A partire da quel rinnovo di contratto fino al 2022 siglato solamente lo scorso febbraio. Ora, a distanza di tre mesi, ecco la separazione dopo l’ennesimo Tricolore e un cammino da record che potrebbe concludersi domenica contro l’Inter Women con un clamoroso filotto di vittorie in Serie A.

Un addio che ricorda molto da vicino quello che caratterizzò la fine dell’esperienza a Torino di Max Allegri. Con quell’inconscio desiderio di successi internazionali e di ottenere avidamente sempre qualcosa di più. Come se vincere ogni anno Scudetto, Coppa Italia o Supercoppa (di solito tutte insieme, che ve lo dico a fare) fosse così semplice o sia diventato talmente scontato da non aver più la giusta considerazione. Cambiare può funzionare, certo, ma talvolta anche no. E le Juve di Sarri e Pirlo sono lì a testimoniarlo.

Che dire, invece, di Claudio Ranieri. Uno tra gli allenatori più competenti e capaci che la scuola di Coverciano abbia formato negli ultimi 30 anni. E non ci sarebbe nemmeno da rispolverare il leggendario miracolo Leicester per descrivere la bravura di un uomo che in meno di due anni ha saputo raccogliere la Sampdoria dai bassifondi e condurla saldamente a metà classifica

Un tecnico che raramente ha fallito gli obiettivi nella propria lunga carriera, cui di certo non fanno difetto signorilità ed educazione. A modo suo, King Claudio ha salutato e ringraziato tutti in conferenza stampa confermando come non ci fossero più i presupposti per rimanere in un club che, secondo gli spifferi, non aveva alcuna intenzione di abbandonare.

E nemmeno l’offerta al ribasso del Presidente Ferrero ne aveva scalfito l’entusiasmo, ma di fronte alla mancanza di un progetto credibile e di riconoscimento del lavoro il passo indietro è diventato inevitabile per un uomo d’altri tempi qual è il mister romano. Ciò che stona ancor di più è la scarsa considerazione che il numero uno blucerchiato ha però indirettamente mostrato per il percorso compiuto dal suo ormai ex allenatore. Ma evidentemente, per Ranieri come per Guarino, la troppa bravura finisce per stufare.

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